La conferma di un contratto a tempo indeterminato per il 1.550 neoassunti di Melfi e mille nuove assunzioni per il Gruppo Fiat Chrysler entro il 2015. La ripresa della produzione in capo al Lingotto e la buona permormance dei nuovi modelli sul mercato fa crescere l’occupazione negli stabilimenti FCA in Italia.
La notizia arriva durante l’incontre tra il responsabile FCA per l’area Emea, Alfredo Altavilla, e i sindacati firmatari del contratto di gruppo, Fim-Cisl, Uilm, Fismic, Ugl e e Quadri.
Sarà sempre il polo di Melfi, con i numeri attuali il più grande di Fiat Chrysler in Europa, ad assorbire, come anticipato da Sergio Marchionne qualche giorno fa durante la visita del premie Matteo Renzi, altri 600 addetti tra giugno (entreranno in 250) e dicembre (seconda tranche da 350). Mentre l’indotto dello stabilimento dove si producono le Jeep Renegade e le Fiat 500 dovrebbe assorbire circa 400 nuovi lavoratori, per far fronte alla salita produttiva in Sata.
Alla Sevel, dove FCA produce il Ducato , da luglio entreranno 200 persone e, per far fronte alla crescita dei volumi, lo stabilimento sarà allineato con intervento sull’«ergo-uas» lungo le linee. Mentre, aggiungono i sindacati, si dovranno esaminare le posizioni dei 50 lavoratori attualmente inseriti nei processi produttivi.
A Cassino, la produzione della nuova vettura Alfa Romeo – potrebbe chiamarsi «Giulia» – la prima del piano di rilancio del marchio comincerà a settembre ma da subito saranno assunti 50 giovani da inserire come «team leader» mentre gli addetti in cassa integrazione rientreranno tutti entro dicembre.
A Termoli, uno dei due poli produttivi, insieme a Pratola Serra, dove si lavorerà ai nuovi motori Alfa, da luglio entreranno altre 50 persone. Alla Vm di Cento, che sforna i motori diesel montati sulle Jeep, invece, le assunzioni saranno 30. Infine alla Powertrain di Verrone, in provincia di Biella, i neoassunti saranno 170.
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