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Dossier Dagli occhiali alle scarpe, spinta al sistema moda

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    Dagli occhiali alle scarpe, spinta al sistema moda

    Proprio come accade quando si parla di sfilate, anche per le fiere, all’interno del sistema moda, è in atto una riflessione sulla formula stessa delle grandi manifestazioni legate ad abbigliamento e accessori. C’è chi pensa che nell’era di internet la tecnologia potrebbe in parte sostituire la necessità di esporre fisicamente i prodotti. Più che sostituire il reale, il virtuale può integrarlo, nelle fiere come nelle sfilate come nel B2C, dove non si parla già più di semplice e-commerce, ma di strategia multicanale.

    Certo, occorrono cambiamenti e razionalizzazioni, perché in passato si è spesso andati in ordine sparso. In particolare per le manifestazioni di respiro internazionale, quelle che hanno attirato l’interesse del ministero per lo Sviluppo economico (Mise) e l’impegno personale del viceministro Carlo Calenda, che insieme agli organizzatori e alle associazioni di settore ha rivoluzionato le regole del sostegno del Governo alle fiere del sistema moda, con alcuni importanti risultati già nel 2015. In occasione del Mido ad esempio – la più importante fiera dell’occhialeria al mondo, che una volta all’anno riunisce i player italiani e stranieri del settore a Milano (la prossima edizione sarà dal 27 al 29 febbraio) – Calenda ha confermato la «piena sintonia» con l’organizzatore dell’evento e con Anfao, l’associazione che rappresenta circa 900 aziende che danno lavoro, direttamente, a 16mila persone.

    «I numeri dell’occhialeria, con il suo export superiore al 90%, rendono doveroso il sostegno del Governo all’internazionalizzazione», aveva detto il viceministro in occasione dell’inaugurazione dell’ultimo Mido, nel febbraio scorso. Circa tre dei 260 milioni stanziati dal ministero per il Piano per la promozione straordinaria del made in Italy sono stati infatti destinati al Mido (distribuiti su tre anni) e il primo intervento è stato l’organizzazione di un incontro tra 170 buyer di 38 Paesi e i rappresentanti di molte delle aziende presenti in fiera, in particolare Pmi. In futuro ci potranno essere trasferte all’estero e un sempre maggiore lavoro sull’incoming di buyer, giornalisti e operatori.

    Discorso diverso per le calzature (si veda anche Il Sole 24 Ore del 21 aprile). Qui l’intervento del ministero è fondamentale per il rilancio del settore. A differenza di quanto è accaduto per Mido, l’ultima edizione del Micam – anche in questo caso fiera leader del comparto, con due edizioni milanesi all’anno – si è chiusa con un crollo dei buyer dalla Russia. Il Mise ha quindi annunciato un pacchetto di misure ad hoc per il settore e una “dote” di 2,4 milioni di fondi per la prossima edizione di Micam, quella di settembre. L’obiettivo sono i buyer stranieri, in particolare cinesi e americani e si cercherà al contempo di riportare in Italia i russi. Cleto Sagripanti, presidente uscente di Assocalzaturifici (che organizza Micam) e neo presidente del Cec, la Confederazione europea della calzatura, ha spiegato nelle settimane scorse che le nuove iniziative saranno al centro dell’agenda della nuova presidente di Assocalzaturifici: proprio oggi si è tenuta l’assemblea che ha visto l’insediamento ufficiale di Annarita Pilotti, fondatrice del calzaturificio marchigiano Loriblu.

    Discorso ancora diverso per theMicamShanghai, trasferta in Cina della fiera milanese, la cui formula verrà rivista. Nel contesto delle strategie per il mercato cinese, Assocalzaturifici ha infatti confermato la presenza delle aziende calzaturiere italiane alla prossima edizione di Chic, la grande fiera di abbigliamento e accessori in programma dal 13 al 15 ottobre 2015 presso il National exhibition and Convention center di Shanghai. «Grazie a un importante lavoro di squadra e al sostegno delle istituzioni e di Ice, theMicamShanghai è riuscita a essere un forte traino per la presenza di aziende calzaturiere italiane in Cina – ha ricordato Sagripanti –. Dopo quattro edizioni, dallo scorso marzo siamo confluiti all’interno di Chic, che ora cambia forma: a partire dal prossimo appuntamento c’è un cambio di strategia e promuoveremo la presenza di collettive di aziende calzaturiere all’interno della fiera».

    Il Piano del Mise interessa anche altre manifestazioni del sistema moda come Lineapelle, storicamente orientata all’estero e che nel 2014 ha organizzato 13 eventi fieristici nel mondo; MilanoUnica (tessile), che ha creato due “eventi gemelli” a Shanghai e New York; Mipel, il salone internazionale della pelletteria. Importante infine la partnership tra Mise e Pitti Immagine, che organizza a Firenze la più importante fiera di abbigliamento uomo di media e alta gamma (la prossima edizione di Pitti Uomo, la numero 88, si terrà dal 16 al 19 giugno). Anche in questo caso il Mise supporterà sia la logistica dell’incoming di buyer, sia iniziative speciali di particolare richiamo per chi viene dall’estero, come l’evento inaugurale previsto per la sera del 15 giugno, una partita di calcio in costume che riporterà tutti alle atmosfere del Rinascimento, con la partecipazione di 540 figuranti.

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