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In Fca da Melfi a Detroit ripartono le assunzioni

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AUTO

In Fca da Melfi a Detroit ripartono le assunzioni

L’internazionale dei sindacati dell’auto non è riconosciuta da Fca, ma si è riunita ugualmente a Torino per discutere degli scenari del settore a livello mondiale. Una realtà per nulla omogenea.

Positiva - secondo Roberto Di Maulo, segretario della Fismic che ha disertato l’incontro torinese - perché proprio in Italia l’auto sta creando posti di lavoro diretti ed indiretti. «Basti pensare - afferma Di Maulo - al rafforzamento della flotta di navi Grimaldi per trasportare in America le vetture prodotte in Italia. Con centinaia di nuove assunzioni per movimentare le auto».

Meno ottimista Fabrizio Bellono, segretario della Fiom subalpina, che ricorda come l’andamento dei mercati internazionali presenti alcune criticità. «Nel primo trimestre - assicura Bellono - il mercato russo ha registrato un calo del 36%, quello brasiliano del 16% e quello giapponese del 15%. Con una tendenza negativa per la Russia per l’intero anno e con previsioni di una flessione del 10% del mercato latinoamericano nell’intero 2015, con il Giappone in stagnazione». Anche Di Maulo riconosce che la Russia rappresenti un problema per le vendite di auto che solo in minima parte arrivano a Mosca transitando per la Serbia.

Ciò non toglie, per il leader della Fismic, che le prospettive per Fca restino positive. So prattutto in Italia, con Cassino pronta al via con la nuova Alfa, con Melfi che tra Fca e primo indotto occupa 17mila lavoratori, con Mirafiori dove si stanno completando i lavori per avviare la produzione della Levante «a cui seguiranno due nuovi modelli “grandi” dell’Alfa».

Nel frattempo al nuovo Salone dell’auto di Torino vengono presentate due nuove supersportive, la “Mole costruzione artigianale 001” di Umberto Palermo, costruita a Moncalieri, e la Wildtwelve progettata da Torino Design.

Ma i sindacati discutono, anche oggi, di relazioni industriali. La Fiom ricorda che negli Usa è quasi al via la trattativa per il rinnovo contrattuale e l’azienda ha cambiato il negoziatore in vista di uno scontro sugli aspetti salariali. Mentre Di Maulo sottolinea come in 11 stabilimenti Usa si sia raggiunto un accordo sulola sospensione delle ferie per rispondere alla crescita della domanda.

Quanto al futuro, Bellono è perplesso di fronte alla scarsa propensione di Fca per i nuovi propulsori elettrici, in crescita in tutto il mondo anche perché la domanda di auto nei Paesi emergenti non potrà rispecchiare i modelli di Usa ed Europa.

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