Economia

Whirlpool, il giorno dello sciopero generale a Varese

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Whirlpool, il giorno dello sciopero generale a Varese

Oggi lo sciopero indetto da Cgil, Cisl, Uil e Ugl per protestare contro le decisioni della Whirlpool di razionalizzare la propria presenza in Italia, con la chiusura di due siti produttivi. Nella protesta, questa volta, sono coinvolti tutti gli oltre 6mila dipendenti di tutti gli stabilimenti italiani del gruppo. Seguirà una manifestazione a Comerio davanti ai cancelli del quartier generale della multinazionale americana.

La partecipazione si annuncia massiccia. Si mobilita in prima fila la Campania: da cui questa mattina all'alba è partita una decina di pullman . Due anche da Fabriano, dove il piano che ha aperto la dura vertenza ha previsto l’accorpamento di due impianti in uno. «Impossibile accettare un piano che prevede assunzioni in alcune aree e forti tagli in altre», ha detto il segretario della Fiom Maurizio Landini. «I lavoratori sono uniti nel dare un messaggio – dice Rocco Palombella della Uilm – per uscire dalla crisi bisogna salvare l’industria italiana». «L’azienda – dicono i rappresentanti sindacali campani – cambi idea sulla chiusura di Carinaro».

«Da Nord a Sud, no alle chiusure e a difesa dell’occupazione» è lo slogan dello sciopero questa volta di tutto il gruppo, dopo il primo che aveva coinvolto solo i lavoratori del Casertano. Alla manifestazione partecipano i segretari generali di Fim Cisl Marco Bentivogli, Fiom Cgil Maurizio Landini, Uilm Uil Rocco Palombella che terranno con un comizio a Comerio.

Si riaccende dunque lo scontro, dopo che l’ultimo appuntamento al ministero dello Sviluppo, il 9 giugno scorso, si era concluso con l’ennesima fumata nera per Carinaro. È qui che il piano di razionalizzazione varato dalla Whirlpool (che solo a fine 2014 aveva rilevato dalla Indesit tutti i siti ), assume i contorni di un grave dramma sociale. È prevista la chiusura infatti dello stabilimento in cui oggi lavorano 815 dipendenti. «Sono allo studio due ipotesi di cessione ad altre aziende – dicono in Whirlpool Italia – Ne stiamo valutando l’attendibilità». Mentre per None la multinazionale ha anche firmato una lettera d’intenti con Mole Logistica, disponibile a rilevare parte del sito con circa 50 dipendenti. Su Napoli, infine , la società installerà una nuova linea produttiva. Resta intanto aperta e infuocata la spinosa vertenza con 2.060 posti a rischio, secondo il sindacato; anche se a fronte di 500 milioni da investire.

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