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Industria

Ilva, dopo incidente mortale 10 indagati dalla Procura Azienda: infortuni in calo

Stretta della Procura della Repubblica di Taranto dopo l'incidente mortale sul lavoro della scorsa settimana all'altoforno 2 dell'Ilva di Taranto. Ci sono dieci indagati per omicidio colposo tra responsabili di area, di reparto e tecnici. Gli avvisi di garanzia sono arrivati a valle della prima fase di indagine avviata dal sostituto procuratore Antonella De Luca, fase in cui sono state interrogate diverse persone.

E domani intanto il medico legale effettuerà l'autopsia sul corpo del 35enne Alessandro Morricella, il dipendente Ilva morto venerdì scorso - quattro giorni dopo l'incidente - a causa della gravità delle ustioni riportate. Lunedì 8 giugno, infatti, Morricella era intento a misurare la temperatura della ghisa in fase di colaggio quando è stato improvvisamente investito da una fiammata e da un getto della stessa ghisa ad elevata temperatura. Vano il tentativo dell'uomo, sposato e con due figlie piccole, di cercare riparo dietro una colonna.

Morricella ha riportato ustioni di terzo grado sul 90 per cento del corpo. Oltre all'indagine della Procura, anche l'Ilva ha aperto una doppia inchiesta. Una riguarda l'altoforno 2. Con la consulenza di tecnici specializzati fatti venire dall'esterno, si sta cercando di capire cosa abbia determinato la fiammata e la fuoriuscita violenta della ghisa, considerato che il prelievo del materiale per la temperatura è un'operazione routinaria fatta ogni giorno su tutti gli altiforni. La seconda indagine, alla quale stanno lavorando esperti universitari, riguarda le caratteristiche e l'idoneità degli indumenti di protezione usati dal personale Ilva addetto ai piani di colata degli altiforni. A tal proposito lo Spesal, il Servizio Asl che si occupa di prevenzione e sicurezza sui luoghi di lavoro, è già intervenuto mercoledì scorso dando all'Ilva delle prescrizioni, da attuarsi in 60 giorni, per ridurre i rischi a carico degli operatori.

Oggi intanto i commissari straordinari dell'Ilva, Piero Gnudi, Corrado Carrubba ed Enrico Laghi, hanno diffuso alcuni dati relativi alla gestione dell'azienda nel periodo che va dal 21 gennaio 2015 (data di avvio dell'amministrazione straordinaria) al 30 aprile scorso. Per gli infortuni sul lavoro, l'indice degli infortuni invalidanti è passato da 34 del 2014 a 28 dei primi quattro mesi del 2015. L'indice era invece 39 nel 2013 e 42 nel 2012. Per gli infortuni indennizzati, l'indice del 2015 è 24 contro 27 del 2014, 30 del 2013 e 33 del 2012.

Sceso invece a 0,8 l'indice di gravità nel 2015 contro 1 del 2014 e 2013 mentre era di 1,1 nel 2012. Inoltre, nei primi quattro mesi dell'anno 9.408 dipendenti hanno partecipato ai corsi su rischi lavorativi, attrezzature di lavoro, gestione delle emergenze, rischi di incidenti rilevanti e dispositivi di protezione individuale per un totale di 51.515 ore di formazione erogata. Infine, per l'attuazione dei lavori di risanamento previsti dall'Aia, a fine aprile l'Ilva dichiara di aver speso o impegnato risorse per 638,278 milioni di euro di cui 143,937 per l'area cokeria e 204,897 per i parchi minerali e l'area portuale.

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