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Porto Taranto, Governo pensa a newco con Fs logistica e operatore…

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Industria

Porto Taranto, Governo pensa a newco con Fs logistica e operatore terminalista

Ora che il capitolo di Taranto container terminal è definitivamente chiuso, con gli azionisti che il 12 giugno hanno messo in liquidazione la società che gestiva in concessione l'infrastruttura portuale e ieri avviato la mobilità per i 540 addetti, Governo e Autorità portuale lanciano un'attività di scouting per verificare i nuovi operatori disponibili a subentrare a Tct che dal 2001 sino ad oggi è stata nel porto di Taranto. Da ora in poi, quindi, i contatti in corso saranno intensificati al fine di giungere ad una soluzione che da un lato rimetta sul mercato il terminal container di Taranto, senza più traffico da molti mesi, e dall'altro tuteli i 540 operatori che, finita la cassa integrazione lo scorso 28 maggio, sino all'altro ieri erano in ferie e adesso sono in mobilità.

Lo annuncia il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Claudio De Vincenti, che oggi pomeriggio ha presieduto a Palazzo Chigi un nuovo vertice con ministero del Lavoro (c'era il sottosegretario Teresa Bellanova), sindacati, Authority e Comune di Taranto. La traccia che si vuole approfondire è quella di una newco in cui mettere insieme Fs Logistica e un terminalista importante. Da rilevare che tempo addietro alcune compagnie, tra cui Msc, si erano già affacciate al terminal container di Taranto. Ora si tratta di vedere se quest'interesse può tramutarsi in un progetto di intervento vero. De Vincenti in proposito annuncia che il presidente dell'Autorità portuale di Taranto, Sergio Prete, ha già prospettato al ministro delle Infrastrutture e trasporti, Graziano Delrio - che oggi al vertice non c'era - “una serie di indicazioni riguardo la logistica del porto di Taranto. L'obiettivo è attrarre investitori della logistica all'interno del piano nazionale”.

Per De Vincenti, “la newco dovrebbe presentare un piano industriale indicando le attività che porta su Taranto, i ritmi di assorbimento dei lavoratori e gli investimenti che dovranno andare in parallelo con il piano infrastrutturale” che sta interessando il terminal tra adeguamento della banchina e dragaggio dei fondali e il porto più in generale con la piattaforma logistica. “Dobbiamo verificare nei prossimi giorni se e come riusciamo a costruire la newco e come questa - aggiunge il sottosegretario alla presidenza del Consiglio - diviene titolare della concessione del terminal. Oggi non possiamo dare certezze perché fin quando non c'è nero su bianco non sarebbe corretto. Ma entro i 75 giorni speriamo di arrivare a dare risposte ai lavoratori”. I 75 giorni sono infatti quelli che prevede la procedura prima che la mobilità e quindi il licenziamento dei 540 lavoratori sia effettivo.

“Avendo a disposizione 1.500 metri di banchina, verifichiamo se è possibile far arrivare nuovi traffici nel momento in cui Tct non avrà più la concessione del terminal” suggerisce infine Daniela Fumarola, segretario Cisl Taranto, mentre il sottosegretario al Lavoro, Bellanova, propone di verificare la possibilità di un bando in attesa di un nuovo concessionario.

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