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Il turismo estivo sulle montagne italiane vale 2,1 miliardi di euro

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Il turismo estivo sulle montagne italiane vale 2,1 miliardi di euro

Il turismo estivo in montagna vale, in Italia, circa 2,1 miliardi di euro secondo i calcoli dell’Osservatorio turistico della montagna elaborati da Trademark Italia. Con 3,5 milioni di arrivi complessivi, tra alberghiero ed extralberghiero, e 16,9 milioni di presenze (12 milioni di italiani e 4,9 milioni di stranieri).

Ma nonostante il caldo asfissiante, la montagna estiva – secondo l'Osservatorio – continua a non “tirare” a differenza di quanto avveniva in passato. Errori di contenuti e di comunicazione, con gli operatori che si lamentano e cedono al pessimismo, salvo poi procedere in senso diametralmente opposto rispetto alle indicazioni per un rilancio. Per l'Osservatorio, infatti, i turisti montani compiono le loro scelte sulla base del prezzo, del web, delle esperienze che offre un territorio. Ma un territorio che non deve essere stravolto per creare piste da sci per principianti in vallate incontaminate.

Il turismo estivo montano premia, invece, chi sa coniugare ambiente e cultura, tradizioni enogastronomiche e artigianato. E chi, forte di queste specificità, riesce a promuoverle, a farle conoscere. Non soltanto in Italia, perché l'Osservatorio assicura che a vincere la sfida con la congiuntura negativa saranno, quest'estate, le località che possono contare su una quota rilevante di domanda straniera. Perché gli italiani, anche quando tornano a frequentare le montagne, spendono sempre meno.

Nel complesso le previsioni dell'Osservatorio riguardo all'estate in corso vedono il Sud Tirolo come meta preferita sia per gli Italiani sia per gli stranieri. Ma il movimento turistico complessivo in montagna potrebbe comunque ridursi. Con una buona tenuta in Sud Tirolo, Veneto e Lombardia, una lieve contrazione in Trentino, Valle d'Aosta e Friuli Venezia Giulia ed un calo più marcato in Piemonte. Con differenze anche consistenti tra località della stessa regione. Differenze legate all'offerta ed alla capacità di comunicarla.

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