Il rilancio della Fiera di Roma passa attraverso un mega investimento che, solo per la prima fase, si attesterà intorno ai 100milioni di euro. Con una ricaduta occupazionale di centinaia di posti di lavoro.
La proposta, che prevede l’acquisizione della Fiera e della società controllante Investimenti Spa, è stata avanzata da Photonike Capital, società belga quotata alla Borsa di Parigi.
Fausto Maria Ventriglia, chairman del board, spiega che il progetto prevede una sostanziale trasformazione della Fiera, portando all’interno tutti i servizi che ora vengono affidati all’esterno (ed assicurando, in questo modo, le assunzioni). Ma se la proposta di Photonike verrà accettata, cambierà anche la filosofia alla base dell’attività della Fiera. Perché, al di là degli appuntamenti espositivi tradizionali, si punterà sul business. Per attrarre, negli spazi fieristici, investitori che operano principalmente nelle aree del Medio Oriente e del Far East.
«Abbiamo già avviato contatti internazionali a questo riguardo», assicura Ventriglia. Il progetto, in una seconda fase, vedrà anche un’espansione strutturale della Fiera che, agli attuali spazi, aggiungerà una nuova palazzina uffici. Proprio per garantire servizi più efficienti e più curati ad una clientela d’affari in arrivo dall’estero.
Per la società belga, che dal 2012 si è focalizzata esclusivamente sulle attività di holding di investimenti con particolare attenzione ai progetti di turnaround e di ristrutturazione aziendale, la Fiera di Roma non rappresenta il primo passo in Italia. Photonike - che ha chiuso il bilancio 2014 con oltre 8,2 milioni di euro di utili operativi da plusvalenze per partecipazioni e che a marzo ha concluso un aumento di capitale di 100 milioni per finanziare i nuovi progetti - è già presente nella Sandretto, in fase di ristrutturazione, oltre che nel Gruppo Banca Mediterranea dove, però, sta cercando di procedere all’acquisizione partendo già da una consistente quota azionaria.
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