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Caso Electrolux, Susegana aperta anche a Ferragosto

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Elettrodomestici

Caso Electrolux, Susegana aperta anche a Ferragosto

MILANO - Aperto per ferie. A Ferragosto la fabbrica di frigoriferi Electrolux di Susegana (Treviso) continuerà a produrre, come succede dal 1° luglio, sei giorni alla settimana, sabato compreso. L'azienda svedese non fornisce numeri sui volontari reclutati, ma è determinata a lavorare anche il giorno di Ferragosto. Dalla direzione di Susegana trapela che solo venerdì sera decideranno quale linea di montaggio allestire: la fabbrica sforna 800 tipi di frigoriferi con un numero di addetti variabile a seconda della complessità costruttiva del modello. Ma perchè intestardirsi nel lavoro a Ferragosto, con 550 addetti in ferie? Inutile dire che la crisi nell'elettrodomestico è profondissima da anni e che i costruttori oggi competono anche su pochissimi pezzi. L'azienda dice: se dal commerciale chiedono vendite per il picco stagionale, dobbiamo fornire i modelli richiesti, non possiamo permettere che altri brand ne approfittino.

Per chi aderirà al Ferragosto in fabbrica è prevista una maggiorazione del 75%, un po' meno del 50% di maggiorazione più 2 euro a ora concordati con il sindacato per i 6 sabati lavorativi fissati. Secondo fonti sindacali, i volontari reclutati sarebbero solo una quarantina, un numero che permetterebbe di montare non il modello di punta Cairo, ma un frigorifero a 4 porte, una nicchia di mercato ma venduto su molti mercati. Una recente dichiarazione di Electrolux indicava in almeno una sessantina gli addetti necessari per attivare una linea con cui produrre 300 frigoriferi. Il target 2015 di Susegana è di 830mila pezzi prodotti.

«Di questa storia non ne sappiamo niente - dichiara il delegato Sandro Rui della Rsu Fiom Cgil - Non ci è stato comunicato nulla nè prima nè adesso». La Rsu aveva confermato già dall'inizio la propria contrarietà a lavorare il giorno di Ferragosto, invitando i lavoratori a riposare e festeggiare. Il 15 agosto è infatti l'unico sabato non lavorativo in base agli accordi siglati tra azienda e sindacati: l'intesa prevede 6 sabati lavorativi di 6 ore nel bimestre luglio-agosto (più i 2 sabati fatti in giugno). In luglio e agosto però la produzione ha marciato su un solo turno (dalle 6 alle 14) anziché su due e con metà organico, perchè l'altra metà era in ferie. In ogni caso l'attività produttiva nel sito veneto riprenderà a pieno regime su due turni di 8 ore, più i sabati lavorativi, da lunedì 17 agosto, data che coincide con la conclusione delle ferie.

Ma perchè lasciare sfumare delle quote di produzione in una fase in cui i lavoratori di Electrolux beneficiano dei soldi pubblici? «È vero che percepiamo soldi pubblici (la decontribuzione ndr )- risponde Rui - ma sottolineo che già da luglio siamo saliti da 6 a 8 ore di lavoro quotidiano, più lo straordinario dei sabati: non siamo dei fannulloni. Il lavoro a Ferragosto è inopportuno».

Clima tesissimo invece nello stabilimento Electrolux di Forlì, dedicato ai piani cottura. Ieri sera l'azienda ha comunicato, per iscritto, alla Rsu la fine della consultazione sindacale sulla richiesta di due sabati lavorativi, e il via al lavoro nei giorni del 22 e del 29 agosto. Contraria la Rsu (ma non si oppone allo straordinario volontario) che ha fissato un incontro tra i delegati per il 18 agosto. All'ordine del giorno: azioni da adottare (sciopero dello straordinario) per rispondere adeguatamente all'azienda.

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