Economia

Dossier Wood Beton firma lo stand dell’Angola

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    Dossier | N. 28 articoliExpo 2015 e le imprese

    Wood Beton firma lo stand dell’Angola

    Dalle palestre comunali agli alberghi di gran lusso. Il legno è indiscusso protagonista nei padiglioni di Expo, a conferma di come questo «nuovo materiale» stia lentamente prendendo sempre maggiore spazio nel settore italiano delle costruzioni, nonostante le difficoltà della congiuntura.

    La vicenda della bresciana Wood Beton (gruppo Nulli) è emblematica da questo punto di vista. L’azienda, che all’interno dell’Expo ha curato la realizzazione del padiglione dell’Angola (si è occupata della progettazione costruttiva dei prefabbricati sia di calcestruzzo che di legno e acciaio, per poi curarne la realizzazione, involucro esterno compreso) è specializzata nella costruzione di grandi strutture in legno lamellare spesso utilizzate in opere pubbliche come palestre o piscine comunali.

    «In quel segmento – spiega l’amministratore delegato Giovanni Spatti – abbiamo vissuto momenti migliori».

    La stagnazione del mercato interno dei lavori pubblici non ha scoraggiato l’azienda, che ha trovato nuovi ambiti di applicazione per il proprio business. Al punto da creare in questi anni di crisi una nuova fabbrica, greenfield, che dà lavoro a 160 persone in provincia di Brescia, a Corzano. Un investimento da 20 milioni di euro.

    «Realizziamo alberghi con sistemi industrializzati a secco – spiega l’imprenditore bresciano –. Pareti e solai già preassemblati: in 15 giorni li realizziamo, in tre mesi siamo pronti per le consegne».

    Wood Beton collabora in questa avventura con Ikea e con una grande catena internazionale di hotel. «Stiamo realizzando alberghi in tutta Europa – spiega Spatti –. Noi siamo costruttori, facciamo tecnologia e abbiamo un ufficio tecnico importante, abbiamo solide competenze ingegneristiche e brevetti riconosciuti in tutta Europa. A tutto il resto pensano i nostri partner multinazionali».

    L’espansione di queste nicchie di mercato, secondo l’opinione di Spatti, segnalano che anche in Italia è in atto un forte cambiamento. «Non è più coretto definirle più nicchie – spiega l’imprenditore –, non c’è più la sola isola felice del Trentino. In tutta la Penisola ci sono progetti concreti di social housing per realizzare interi quartieri con queste tecniche».

    Wood Beton ha partecipato anche alla ricostruzione dell’Aquila: «siamo tra quelli che hanno costruito bene – precisa –, un merito che ci è stato ampiamente riconosciuto. È stata un’esperienza importante, che ci ha dato notorietà anche a livello internazionale».

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