AVELLINO - È l'acqua il comune denominatore dei progetti con cui Condor Spa - azienda specializzata in sistemi innovativi per edilizia e infrastrutture - ha partecipato a Expo Milano 2015, presentando in anteprima due iniziative dedicate al tema della green building e della sostenibilità.
L'azienda ha presentato il piano di riqualificazione urbana di un importante monumento industriale milanese, la Torre Arcobaleno, e il prototipo del sistema Condor Warka Water per raccogliere acqua condensata in aree con scarsa disponibilità. Approfittando così di una vetrina prestigiosa per mettere in mostra la politica aziendale in materia di responsabilità sociale. La Torre Arcobaleno, costruita nel 1964 e un tempo anonimo serbatoio dell'acqua nel perimetro dello scalo ferroviario della stazione milanese Garibaldi, è stata oggetto di una prima ristrutturazione in occasione dei campionati mondiali di calcio disputati in Italia nel 1990, che trasformò un'opera di servizio degradata in un segno distintivo del colore e della creatività.
Il progetto di recupero - ideato proprio per Expo 2015 con la collaborazione di Rfi (Gruppo FS Italiane) e dello studio milanese Original Designers 6R5 Network - consiste in una complessa opera di ammodernamento realizzata grazie alle attrezzature e alla progettazione Condor, e all'apporto tecnico di aziende come Mapei, Marazzi, Bazzea, Fila Solutions, che assieme a Condor hanno fornito il patrocinio tecnico.
Da una Torre dell'acqua simbolo di una smart city ad una Torre dell'acqua necessaria per migliorare o garantire la vita in aree desertiche e rurali: la Condor Warka Water, progetto ideato e realizzato dal Dipartimento tecnico di Condor in collaborazione con lo studio di architettura Architecture and Vision, cerca di dare una risposta al grave problema dell'accesso alle fonti di acqua nei Paesi in via di sviluppo. «Condor Warka Water è una struttura innovativa - afferma Nunzia Petrosino, direttore finanziario di Condor Spa e presidente dei Giovani Imprenditori di Confindustria Campania - che consentirà di condensare l'acqua presente nell'atmosfera, sotto forma di umidità, rugiada o nebbia, e di raccoglierla per usarla successivamente e soddisfare, almeno in parte, il fabbisogno di popolazioni in aree desertiche o rurali».
Condor attualmente si colloca tra i principali operatori del settore sullo scenario domestico e internazionale, ed è presente anche in Africa, Balcani, Europa Orientale, Arabia Saudita, Qatar, Emirati Arabi, Australia, Nord America e nei Paesi ex CSI (Kazakhstan ed Azerbaijan). La società di origine salernitana, cresciuta nel settore delle costruzioni e dell'edilizia residenziale, ha cominciato a diversificare nell'81, prima con una rivendita commerciale di materiale per edilizia, poi con la produzione di ponteggi. L'attenzione all'innovazione e alla sicurezza del lavoro ha consentito al gruppo una crescita continua, accelerata dal 2007 dalla produzione di casse formi per il cemento armato. Messa da parte l'iniziale attività immobiliare, la famiglia oggi dedica massimo impegno nel ramo industriale, con 100 dipendenti e realizzando un fatturato annuo di circa 30 milioni. E non mancano commesse eccellenti, quali la fornitura dei ponteggi per la ristrutturazione della Reggia di Caserta. O, all'estero, per il recupero del sontuoso Parlamento Serbo.
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