Economia

Agricoltura, un set di misure per incentivare le imprese giovani

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Under 40

Agricoltura, un set di misure per incentivare le imprese giovani

È la nuova frontiera dell'agricoltura italiana. La pattuglia, per ora ancora ridotta, dei giovani imprenditori agricoli è lo zoccolo duro di una nuova agricoltura orientata al mercato e agli investimenti. E il trend di questi ultimi anni conferma il costante aumento di giovani che entrano nel mondo agricolo. Secondo gli ultimi dati elaborati dalla Coldiretti nel 2015 si registra un incremento record del 12% degli under 35 occupati nelle attività agricole. Ed è proprio la spinta dei giovani ad aver portato a oltre il 6% l'aumento dell'occupazione complessiva nel settore. La Coldiretti stima poi che le raccolte estive di quest'anno impegneranno oltre 200mila giovani. Per favorire l'incontro tra domanda e offerta di lavoro l'organizzazione agricola ha varato anche la prima banca dati autorizzata dal ministero del Lavoro «Jobincountry».

Ma il problema per un giovane che vuole intraprendere l'attività è reperire le risorse necessarie per acquistare la terra o effettuare investimenti in un'azienda di famiglia. Alcuni strumenti ci sono e nel corso dell'anno sono stati ulteriormente rafforzati.

Finanziamenti per le start up. L'ultimo intervento, presentato all'Expo, un Fondo di investimento nel capitale di rischio gestito da Ismea che con un finanziamento di 20 milioni, è finalizzato alle start up agroalimentari capaci di proporre soluzioni innovative per il modello agricolo italiano. Per le start up, il Fondo assume partecipazioni di minoranza nel capitale aziendale (equity). Lo strumento si affianca al set di interventi gestiti da Ismea a favore degli under 40.

Subentro e investimento. L'intervento è stato ritoccato con l'introduzione di mutui a tasso zero introdotti da Campolibero. Per l'operatività occorre un decreto attuativo del ministeri dell'Economia e Finanze di concerto con il ministero delle Politiche agricole. Per questo l'Ismea prende in esame solo le domande presentate fino a ieri (con le vecchie regole). Con il «mutuo a tasso zero» vengono finanziati progetti di subentro e/o di sviluppo aziendale a un giovane che subentra in un'azienda agricola o che sia già titolare di un'azienda da almeno due anni. I progetti finanziabili devono riferirsi ai settori della produzione, trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli. Possono accedere under 40 anche organizzati in forme societarie. Il mutuo a tasso zero della durata massima di 15 anni copre fino al 75% della spesa ammissibile, per investimenti non superiori a 1.500.000.
Per quanto riguarda i progetti di sviluppo l'impresa beneficiaria, sempre condotta da un imprenditore in età tra i 18 ei 40 anni, deve essere attiva da almeno due anni. I progetti finanziabili sono appunto quelli finalizzati allo sviluppo o consolidamento dell'azienda nei settori della produzione, trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli. Le iniziative dovranno essere realizzate sull'azienda e perseguire almeno uno dei seguenti obiettivi: riduzione dei costi di produzione; miglioramento e riconversione della produzione; miglioramento della qualità; tutela e miglioramento dell'ambiente naturale o delle condizioni di igiene o del benessere degli animali.

Primo insediamento. Un altro strumento «firmato» Ismea è il premio di primo insediamento che consente all'under 40 di ottenere un «abbuono» sugli interessi per un massimo di 70mila euro. La concessione del premio è subordinata al possesso dei requisiti previsti dai Piani di sviluppo rurale regionali e alla presentazione di un business plan che dimostri la sostenibilità economica e finanziaria dell'operazione. L'Ismea acquista strutture fondiarie e le rivende all'imprenditore con «patto di riservato dominio». Si può accedere a un finanziamento a tasso base europeo aumentato di 2,20 punti percentuali per la durata massima di 30 anni e un massimale di 2.000.000. (An.Cap.)

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