Economia

Dossier Moretti dà l’anima (di legno) ai Padiglioni

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    Dossier | N. 28 articoliExpo 2015 e le imprese

    Moretti dà l’anima (di legno) ai Padiglioni

    A un primo sguardo non ci si accorge nemmeno che si tratta di una struttura in legno: il Cluster del Riso (ovvero uno dei nove padiglioni tematici di Expo 2015, che ospita i Paesi principali produttori di questo cereale) ha infatti pareti in alluminio lucidissime e avveniristiche.

    Eppure l’anima di questo Cluster – uno dei primi a essere concluso nel sito di Rho – è in legno ed è stata realizzata dall’azienda bresciana Moretti Interholz, che fa capo alla holding Terra Moretti (oltre 600 addetti e un fatturato consolidato di circa 150 milioni). La società ha realizzato anche il Cluster del Cacao e le strutture in legno del Padiglione del Principato di Monaco. Nell’insieme, appalti per un totale di circa dieci milioni. Ma soprattutto, «un’esperienza molto positiva – come racconta l’amministratore delegato di Moretti General Contractor Paolo Bentivoglio -. Al di là delle tante polemiche che abbiamo letto sui giornali, noi abbiamo lavorato bene». Perché, è vero, ci sono stati all’inizio alcuni «appesantimenti burocratici», e tuttavia «Expo ha fatto scuola – spiega Bentivoglio -. Ora anche tanti committenti privati, in termini di accreditamento, chiedono tutta questa documentazione e certificazioni su qualità e sicurezza». In ogni caso, aggiunge Bentivoglio, l’Esposizione è stata una manna dal cielo per le aziende dell’edilizia, fortemente colpite dalla crisi degli ultimi anni.

    Ora però il gruppo deve lavorare per costruire il suo “dopo-Expo”: «Purtroppo non abbiamo un prodotto facilmente visibile e comunicabile come altre aziende, che hanno fornito all’Esposizione ad esempio arredi, oggetti o servizi – spiega il manager -. Perciò dobbiamo essere bravi noi a promuovere la nostra presenza a Expo, anche appoggiandoci alle istituzioni o alle associazioni di categoria». Ad esempio, in autunno Moretti Interholz parteciperà a una iniziativa di FederlegnoArredo, che ha invitato a Milano una delegazione di architetti del Regno Unito per incontrare le aziende che hanno contribuito a costruire l’Expo.

    Inoltre, Moretti Interholz sta già guardando a Dubai 2020: «Abbiamo aperto un ufficio nell’Emirato – racconta Bentivoglio – per massimizzare la nostra esperienza con Expo 2015. Siamo convinti che, avendo già partecipato all’Esposizione di Milano, ci siano buone opportunità di giocare un ruolo importante nella prossima manifestazione». Del resto, tra le società organizzatrici delle due Expo è stato siglato un protocollo di intesa che punta proprio a mettere a disposizione di Dubai competenze, format e servizi già sperimentati con successo a Milano.

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