Economia

Dossier Rubinetti da Shanghai a Milano

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    Dossier | N. 28 articoliExpo 2015 e le imprese

    Rubinetti da Shanghai a Milano

    «Il futuro della rubinetteria sarà sempre più legato al settore contract, con una corrispondente riduzione del peso del retail tradizionale». L’analisi è di Elena Zucchetti, amministratore delegato con delega allo sviluppo del prodotto e al marketing del gruppo di famiglia Zucchetti Kos, che vede alla guida anche il fratello Carlo (presidente e ad) e i cugini Marco e Paolo (anche loro amministratori delegati).

    Il 2015 porta buone notizie all’azienda di Gozzano, nel cuore del distretto novarese della rubinetteria: da un lato una importante commessa in Turchia nell’ambito di un intervento residenziale e commerciale a Istanbul, «una operazione da oltre 3,5 milioni di euro – spiega Elena Zucchetti – in cui forniamo tutti i bagni chiavi in mano, dalla parte idrosanitaria a quella di arredo (non ci occupiamo solo di rivestimenti e pavimenti)». Dall’altro la conferma di un legame con le esposizioni universali che si tramanda nel corso delle edizioni: «Nel 2010 siamo stati i fornitori ufficiali del Padiglione Italia – ricorda l’ad – questa volta, invece, ci siamo aggiudicati la fornitura per il padiglione dell’Azerbaijan, per noi un risultato molto importante». Un’operazione che è anche di marketing, per l’azienda novarese, visto che il padiglione del Paese caucasico – progettato dallo studio Foster & Partners – risulta tra i più visitati dell’Expo di Milano e tra i più apprezzati dal punto di vista architettonico.

    «Sì – conferma Elena Zucchetti – siamo soddisfatti di questo inizio anno: contiamo di chiudere il 2015 con un fatturato di circa 28 milioni di euro, in crescita del 10% rispetto al 2014 e con una performance di 2 o 3 punti percentuali migliore rispetto a quanto previsto dal nostro piano industriale triennale». Il gruppo – 370 dipendenti in tre stabilimenti: alla sede principale di Gozzano si affiancano quella di Gattico (Novara) per lo stampaggio delle materie plastiche e quella di Bergamo per lo stampaggio dell’ottone – esporta circa il 55% della produzione, ma per il comparto (vocato all’internazionalizzazione) non è tanto questa la notizia, quanto il fatto che «sta tenendo bene il mercato italiano» spiega l’amministratore delegato: «Stiamo registrando una crescita del 5%, nonostante una situazione economica complessiva non certo felice a causa della crisi dell’edilizia e della filiera distributiva. In fasi come queste contano anche il brand e la rete commerciale su cui possiamo contare».

    In attesa che i segnali italiani si consolidino, però, il gruppo di Gozzano si muove a livello globale diversificando i mercati, dalla Cina all’Australia, dall’Europa (Regno Unito, Francia e Belgio soprattutto) al Medio Oriente e al Golfo Persico, fino agli Stati Uniti. «Gli Usa stanno crescendo molto – conferma Elena Zucchetti – consentendoci di controbilanciare il pesante calo della Russia. Per il 2016 e il 2017 stiamo siglando importanti accordi per altri progetti simili a quello turco». Il contract cresce: «Già oggi rappresenta circa il 30% del giro d’affari, con un trend in espansione».

    carloandrea.finotto@ilsole24ore.com

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