MILANO
Le partecipate del Comune di Milano hanno investito per l’evento universale 140 milioni, se si somma il valore di esborsi propri e di contratti con l’Expo. Si parla soprattutto di Atm, che si occupa del trasporto pubblico; di Metropolitana milanese, che in questo contesto ha svolto lavori ingegneristici e della Sea, società aeroportuale di Linate e Malpensa. Ma anche dell’Amsa, che gestisce i servizi ambientali e la raccolta di rifiuti, mentre la più piccola Milano Ristorazione si è occupata di laboratori e corsi di formazione durante il fuori-Expo.
Il bilancio ovviamente non è uguale per tutte le partecipate. Metropolitana milanese (al 100% di proprietà del Comune) è tra le aziende impegnate nel sito espositivo, con una commessa del valore di 50 milioni (somma di più contratti). Per quanto riguarda la progettazione e la costruzione, Mm si è occupata del coordinamento della sicurezza e della direzione lavori di molti appalti, tra cui la rimozione delle interferenze, la piastra, il campo base, le aree service, le passerelle di accesso, il children park e le vie d’acque sud (non completate). A questo si aggiungono anche studi di impatto ambientale e la direzione dei lavori arrivata in corsa per Palazzo Italia, dopo i ritardi accumulati. Mm è impegnata nell’area da ottobre 2010, con punte di 300 tecnici da inizio 2012. A evento iniziato, sono rimaste all’opera 35 persone in cantiere e 23 operai per il pronto intervento, più 10 persone dentro le sedi della società.
Per quanto riguarda Atm (100% Comune di Milano), l’investimento sostenuto è il più consistente. Il governo stanziato 35 milioni per i trasporti aggiuntivi necessari al semestre di Expo, dopo il pressing di Palazzo Marino; gli altri 17 milioni sono stati versati dalla società per incrementare i servizi (10,2 milioni di chilometri in più) e raggiungere accordi sindacali con i lavoratori, e che dovrebbero essere ripagati con la vendita dei biglietti. Atm, attualmente, dichiara di essere in pari con il piano industriale che dovrebbe portare alla remunerazione dell’investimento.
Atm ha anche speso 200 milioni per rinnovare i treni, per quanto si tratti di una spesa da spalmare in quattro anni.
Impegno finanziario relativamente alto, considerando il giro d’affari, è quello sostenuto dall’Amsa, controllata del Comune tramite la partecipata dell’energia A2a. Amsa si occupa dei rifiuti e ovviamente, a fronte dei maggiori arrivi a Milano, ha dovuto mettere a disposizione risorse e uomini. Si parla di un contratto con Expo per 8 milioni. Nel sito espositivo di Expo ci sono 150 addetti, che utilizzano compattatori a energia solare, mentre in città 250 persone aggiuntive (il 10% in più). Un modello a cui guardano già altri paesi che dovranno ospitare i prossimi Expo.
Da non dimenticare, infine, i 30 milioni di restyling sostenuti dalla partecipata aeroportuale Sea, che ha migliorato lo scalo di Malpensa per i visitatori di Expo. Investimento la cui remunerazione potrà essere calcolata solo a fine evento universale.
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