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Dossier Nt Food, da Lucca al mondo

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    Dossier | N. 28 articoliExpo 2015 e le imprese

    Nt Food, da Lucca al mondo

    ALTOPASCIO (LU) - Per chi opera nel settore alimentare, la produzione interna (e dunque controllata direttamente) rappresenta un fattore strategico. Per chi si rivolge a consumatori con intolleranze, l’equazione vale ancora di più.

    Nt Food di Altopascio (Lucca) ha deciso di imboccare questa strada otto anni fa, con l’apertura del primo stabilimento dedicato esclusivamente alla produzione di alimenti senza glutine, poi seguito da un secondo. E ora l’azienda delle sorelle Nicoletta e Giovanna Del Carlo, attiva con i marchi Nutrifree (per i negozi specializzati) e NutriSì (per la grande distribuzione), raccoglie i frutti di quella scelta fatta in nome della qualità.

    Dal 2007 ha raddoppiato il fatturato e quintuplicato i dipendenti, arrivati a quota 100; ha conquistato le prime posizioni nel mercato italiano degli alimenti senza glutine (terza nei negozi specializzati, quarta nella gdo); ha investito sull’innovazione di prodotto (dal pane con olio extravergine di oliva ai biscotti da colazione senza olio di palma), con un laboratorio di ricerca e sviluppo che studia e sperimenta ricette e preparati.

    Oggi Nt Food spa (nuovo nome della ex Nuova Terra srl), 18,5 milioni di fatturato previsti quest’anno, in crescita del 20% sul 2014, mette in cantiere un investimento da 9 milioni di euro per fare il “grande salto”.

    Il progetto prevede l’accorpamento delle tre attuali sedi in un unico quartier generale, abbinato al rafforzamento delle linee produttive. «Vogliamo ottimizzare la produzione e abbassare i prezzi per affrontare la concorrenza dei marchi della grande distribuzione», spiegano Giovanna, presidente, e Nicoletta, amministratore delegato di Nt Food.

    I lavori per la costruzione della nuova sede cominceranno nel 2016 e dovrebbero concludersi nel giro di un anno. A quel punto lo sviluppo potrà accelerare: «Entro il 2020 puntiamo a raddoppiare il fatturato, arrivando a 30 milioni di euro», affermano le titolari.

    L’investimento per la costruzione del quartier generale e il rafforzamento produttivo è stato presentato nelle settimane scorse all’Expo milanese, in occasione di un convegno sul mercato senza glutine organizzato da Nt Food nello spazio espositivo The Waterstone nel padiglione di Intesa Sanpaolo, tassello dell’operazione del gruppo bancario che punta a far conoscere le imprese che esprimono la qualità made in Italy nei settori affini ai temi dell’esposizione internazionale.

    Nell’occasione è stata presentata anche una ricerca che l’azienda toscana ha realizzato col dipartimento di Economia e management dell’Università di Pisa sulle dinamiche di acquisto e di consumo nel segmento senza glutine.

    La crescita di Nt Food continuerà a essere trainata dal mercato italiano, che sul segmento senza glutine è in forte espansione, ma l’intenzione dell’azienda è di spingere anche sull’estero (che per adesso vale il 2% dei ricavi), a partire da Spagna e Ungheria dove sta replicando il progetto italiano “Spazio blu”, area dedicata nei negozi specializzati con possibilità di fare degustazioni e promozioni. La spinta arriverà anche dalla diversificazione di prodotto, avviata nell’aprile scorso con il lancio nella grande distribuzione di una linea senza lieviti e di una linea vegana, sempre senza glutine. «Visto che siamo specializzati nelle intolleranze – spiegano a Nt Food – perché non presentarci ad altri consumatori oltre quelli che non mangiano il glutine?».

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