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Fiat-Chrysler firma il contratto con i sindacati Usa

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Fiat-Chrysler firma il contratto con i sindacati Usa

Fiat Chrysler e il sindacato americano dell'auto Uaw hanno raggiunto un accordo di massima sul nuovo contratto di lavoro che sarà valido fino al 2019. Dopo una nottata di trattative fra lunedì e martedì (il contratto precedente scadeva a mezzanotte), protrattasi poi nella giornata di ieri, l'annuncio è arrivato nella serata di martedì, quando in Italia era già notte, in una conferenza stampa congiunta di Sergio Marchionne e Dennis Williams, presidente della Uaw.

La conferenza stampa congiunta è un evento senza precedenti, ma i dettagli dell'accordo non sono stati resi noti, in quanto l'intesa deve essere ratificata dagli iscritti al sindacato. La bozza di contratto - ha detto Marchionne - “prevede che il sistema dei doppi livelli salariali, con i lavoratori assunti dopo il 2009 che guadagnano poco più della metà rispetto agli anziani, venga progressivamente eliminato”; affronta inoltre il tema della sostenibilità del sistema di assistenza sanitaria aziendale. Williams si è detto fiducioso che, una volta ratificato il contratto con Fiat Chrysler, possano essere chiuse anche le intese con Ford e Gm, alle quali - ha lasciato intendere - verranno chieste concessioni economiche più significative.

Sergio Marchionne ha rinunciato al Salone di Francoforte per seguire la parte decisiva dei negoziati. Al di là dell'importanza economica - Fca ricava dagli Usa il grosso dei profitti -, per il manager la trattativa aveva fin dall'inizio una doppia valenza: il sindacato Uaw è infatti anche il maggiore azionista di General Motors (con poco meno del 9%) tramite il fondo Veba; e a General Motors, Marchionne ha indirizzato una proposta di fusione, finora respinta dal management

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