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Dossier Un fermento di masserie e relais

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    Dossier | N. 5 articoliRapporto Puglia

    Un fermento di masserie e relais

    Design, alta ristorazione e lusso informale. Sono i trend che guidano l'offerta ricettiva in Puglia, che vede un exploit di masserie, relais e boutique hotel.

    Pierangelo Argentieri rappresenta la seconda generazione di una famiglia impegnata da 40 anni nel mondo della ristorazione e che con un gruppo di imprenditori pugliesi è sbarcata nel mondo dell'hôtellerie. Tenuta Moreno Masseria & Spa a Mesagne (Brindisi), di cui Pierangelo è direttore, è una struttura alberghiera rilevata nel 2002 e ricavata dalla ristrutturazione di una masseria salentina del Settecento, composta da 86 camere, con un centro congressi da 550 posti, uno spazio per eventi per 650 persone ed un centro benessere di 300 mq. La cucina è orientata al biologico e utilizza quasi esclusivamente prodotti locali a km zero, avendo lanciato il concetto di albergo con l'orto. «Abbiamo investito 12 milioni di euro nella struttura – spiega il direttore - cui si aggiungono 8 milioni per un hotel a Brindisi di 83 camere rilevato nel 2008». Agli investimenti più recenti per Tenuta Moreno, due anni fa, ha partecipato il gruppo tedesco Tui con una quota di 500mila euro, assicurandosi un patto di esclusiva sul mercato tedesco. La collaborazione ha dato il via ad un programma strategico per la creazione di un nuovo concept alberghiero, Viverde Hotel, che vede Tenuta Moreno come prima struttura ricettiva in Europa ad attuarlo. Green è anche la cucina dello chef Vincenzo Elia, che ha rappresentato la cucina pugliese a Expo in agosto. «Questa estate – aggiunge Argentieri – abbiamo assistito ad un boom di stranieri, che rappresentano il 90% della nostra clientela».

    Di ottima stagione estiva parla anche Marisa Lisi Melpignano, proprietaria del Gruppo San Domenico, con un portfolio che racchiude a Savelletri masseria San Domenico, masseria Cimino e Borgo Egnazia, il San Domenico House di Chelsea a Londra e che 7 anni fa ha visto l'ingresso dell'ultima nata, la masseria Le Carrube di Ostuni, che dopo l'acquisizione per 2 milioni di euro è stata restaurata (ora conta 19 stanze, di cui 7 suite), con l'aggiunta di un frantoio e di un ristorante vegetariano e vegano da 50 posti. «Siamo tornati ai livelli pre-crisi – dichiara Lisi Melpignano – e anche i mesi autunnali mostrano buoni trend. Il successo? Siamo percepiti come una sorta di club per clienti affezionati». I progetti non si fermano e dopo aver acquistato per 2,5 milioni di euro la fabbrica di marmo di Savelletri situata sugli scogli, Lisi Melpignano sogna ora «la realizzazione di un centro multifunzionale ad opera di una archistar internazionale per l'esposizione di arte contemporanea».

    Piazza di Spagna View, la catena alberghiera presieduta da Mauro Piccini, ha puntato sulla Puglia e conta su 6 strutture in gestione per 500 camere con due hotel a Bari, due masserie e un hotel a Monopoli e un resort a Porto Giardino. «Nei prossimi anni investiremo 5 milioni di euro per nuovi servizi – commenta Piccini -. Dalla Spa per Porto Giardino alla ristorazione. Puntiamo alla valorizzazione della cucina e useremo l'autunno per proporre periodi tematici allungando la stagionalità delle strutture». Secondo Piccini la Puglia sta diventando sempre di più una location ideale per l'organizzazione di meeting nazionali, «perché è una regione viva tutto l'anno». Anche i centri cittadini si stanno rivitalizzando con il recupero di proprietà immobiliari ad uso turistico. L'operazione più recente è di un imprenditore francese di origine italiana che ha investito circa 12 milioni di euro per inaugurare a luglio il boutique hotel La Fiermontina, 16 camere in un palazzo d'epoca nel centro di Lecce.

    (La.Dom.)

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