Genova High Tech (Ght), la società promotrice del Parco scientifico e tecnologico genovese della collina degli Erzelli, ha firmato con Banca Carige un accordo finanziario per la ristrutturazione del debito che ha nei confronti dell'istituto, dell'importo di euro 250 milioni circa. L'operazione è funzionale al piano di realizzazione del progetto.
L'accordo, spiega una nota, si affianca all'intesa raggiunta il 22 settembre scorso tra l'università di Genova, la Regione Liguria e il Comune di Genova, che prevede il trasferimento agli Erzelli della nuova sede della facoltà di ingegneria, alla quale hanno contribuito la presidenza del Consiglio dei ministri e il ministero dell'Università e della ricerca scientifica.
Si tratta, secondo le parole dell'ad Luigi Predeval, “di un grande progetto di respiro europeo, che vede Genova coinvolta in primo piano, con investimenti privati e pubblici per circa un miliardo di euro nei prossimi otto anni (anche grazie al fattivo ruolo di alcuni azionisti). Essenziale è stato l'intervento della Regione Liguria e del Comune di Genova nonché del magnifico rettore Comanducci”.
Le imprese già stabilite nell'area, quali Ericsson, Siemens, Esaote e l'Istituto Italiano di Tecnologia - IIT, impiegano a oggi circa 2.000 persone.
Secondo Predeval, “questi primi importanti passi hanno rappresentato un fondamentale “giro di boa”, al quale deve ora seguire, con il contributo essenziale di tutti i soggetti ed enti coinvolti, la fase attuativa del progetto nei minimi tempi possibili”.
“Genova - prosegue - ha ora la possibilità di ritornare ad essere protagonista”.
Ght è stata assistita in tutto il progetto dallo studio Bonelli Erede, con Giovanni Domenichini, Gianpiero Succi e Sara Piccardo per gli aspetti legali e da Dgpa & Co, con Maurizio Dallocchio, Barbara Biassoni e Federico Marelli, per gli aspetti strategici e finanziari.
Banca Carige è stata assistita, invece, da K&L Gates con Andrea Pinto e Antonio Fugaldi.
R.d.F.
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