Economia

Dossier I braccialetti Cruciani dall’Expo alla Cina

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    Dossier | N. 28 articoliExpo 2015 e le imprese

    I braccialetti Cruciani dall’Expo alla Cina

    Dopo 4 anni dal lancio del primo braccialetto e 23 milioni di pezzi venduti, Cruciani celebra nel modo migliore il successo diventando official luxury accessories sponsor a Expo Milano 2015.

    La società Arnaldo Caprai Gruppo Tessile di Foligno (Perugia), nata negli anni 50 e specializzata nella realizzazione di corredi da sposa, negli anni ha differenziato il proprio business creando, di recente, questi accessori concepiti rivisitando in chiave moderna il pizzo (che rappresenta una importante tradizione artigianale umbra, ndr), lavorandoli con gli stessi macchinari delle stole.

    Da qui è nata una linea dedicata all’esposizione mondiale e l’idea di esporre all’interno di Expo il gruppo scultoreo in resina poliuretanica di Mauro Perucchettida, Jelly Baby Family (3 metri e mezzo per 3.550 chilogrammi).

    «Ogni prodotto – spiega il fondatore Luca Caprai – è realizzato con materiali di estrema qualità ed è made in Italy al 100 per cento. La collezione dedicata ad Expo è stata ed è un fenomeno di vendite, tutti vogliono un ricordo dell’avvenimento culturale dell’anno». Oltre ai nuivi Rainbow Bracelet, l’azienda perugina ha lanciato anche la Milano Bag, in tulle con il logo Expo 2015 in 6 varianti colore, tra cui la versione quadrifoglio, icona del brand e la versione multicolor rainbow, tutte varianti riproposte anche per zainetti, pochette, tombolini, portamatite e astucci.

    La presenza a Expo 2015 per l’azienda di origini familiari, è simbolica del processo evolutivo sempre più vocato all’internazionalizzazione. «La missione – prosegue Caprai – rimane quella di intensificare la presenza di Cruciani nel mondo». Proprio quest’anno l’azienda sbarca in forze in Cina, grazie alla joint venture con D-Mop, società quotata alla borsa di Hong Kong e specializzata nel fashion retail. Un investimento tra i 15 ed i 20 milioni di euro (già effettuato per oltre il 60%), l’apertura di 87 nuovi negozi e la vendita dei prodotti Cruciani anche ai migliori multimarca dell’area asiatica. «Una scelta – precisa Caprai – che si inserisce all’interno della più ampia strategia di internazionalizzazione del gruppo, che si sta rinforzando in tutti i settori, a cominciare dal retail, wholesale e-commerce, con accordi e progetti molto importanti e innovativi, cui si aggiunge la profonda riorganizzazione in atto, con l’inserimento di manager di grande capacita ed esperienza, superando la dimensione familiare». Nel 2014 il fatturato consolidato del gruppo è arrivato a 51 milioni (+35% sul 2013) e 70 negozi in tutto il mondo. Sempre nello stesso anno l’export della società è al 70% con presenza in 40 mercati.

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