Economia

Dossier Il freddo hi-tech made in Treviso

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    Dossier | N. 28 articoliExpo 2015 e le imprese

    Il freddo hi-tech made in Treviso

    La trevigiana Irinox è una delle 400 aziende – tutti esempi dell’eccellenza imprenditoriale italiana nei diversi territori – protagoniste del padiglione The waterstone, realizzato da Intesa Sanpaolo per Expo.

    L’azienda – specializzata nel mondo della ristorazione professionale – fondata nel 1989 e con sede a Corbanese di Tarzo, lavora con tecnologia e produzione 100% italiane, ed è riconosciuta a livello internazionale per gli abbattitori rapidi di temperatura, che vende nel settore della ristorazione, della pasticceria e della gelateria.

    In vent’anni il gruppo ha continuato a evolversi e oggi conta oltre 45mila impianti installati in tutto il mondo, più di 160 collaboratori e una sede produttiva per un totale di 15metri quadri. Irinox ha chiuso il 2014 con circa 38 milioni di euro di fatturato, ma le previsioni sono per un’ulteriore crescita alla fine di quest’anno, oltre quota 40 milioni di euro.

    L’internazionalizzazione è una delle caratteristiche dell’azienda veneta, che oggi può contare sulla presenza sui mercati di più di 80 Paesi – a fine gennaio scorso, Irinox ha aperto uno show room a Taiwan, mentre la presenza negli Stati Uniti, con l’apertura di Irinox Usa, risale a dieci anni fa, nel 2005 –. Una vocazione all’export portata avanti parallelamente agli investimenti in ricerca sulle nuove tecnologie per la conservazione alimentare e sul rispetto degli standard produttivi internazionali.

    L’evoluzione della realtà trevigiana l’ha portata ad affiancare alla produzione di apparecchiature rivolte specificamente al mondo professionale, anche prodotti che si rivolgono al mercato domestico. Come è accaduto con l’introduzione del primo abbattitore di temperatura da appoggio, e di piccole dimensioni. Si tratta di un elettrodomestico di nuova generazione che unisce il freddo rapido al caldo lento: è un abbattitore di temperatura, ma può anche surgelare e cuocere, scongelare e lievitare, raffreddare e riscaldare. I due modelli, Fresco (presentato all’Expo dalle dimensioni di un microonde) e Freddy (da incasso) sono stati fatti conoscere al grande pubblico anche tramite trasmissioni televisive come Masterchef.

    Tra la tecnologia del freddo e la sostenibilità il passo rischia di essere breve. E infatti l’azienda di Corbanese di Tarzo si è dotata di un impianto fotovoltaico in grado di produrre fino a 750 Kwh di energia verde, un quantitativo che per il 70% viene impiegato all’interno degli stabilimenti produttivi, evitando l’emissione in atmosfera di 353 tonnellate di CO2 all’anno.

    Ma la sostenibilità, in senso non solo ambientale, ma anche sociale, si sviluppa anche sul fronte del welfare aziendale: Irinox fa infatti parte del consorzio che coinvolge più aziende delle Prealpi Trevigiane e che ha realizzato e gestisce l’asilo interaziendale Aquilone, rivolto ai figli dei dipendenti, dai 3 mesi ai 3 anni di età.

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