Economia

Verso un accordo per le storiche serrature Cisa: meno esuberi e scivolo

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VERTENZE

Verso un accordo per le storiche serrature Cisa: meno esuberi e scivolo

Accordo in vista tra Allegion e i sindacati per chiudere il caso Cisa, la storica azienda faentina (serrature e sistemi di sicurezza) per la quale si trascina dall’inizio dell’estate una tesa trattativa su un piano di riorganizzazione complessiva dello stabilimento. Gli esuberi dichiarati dalla multinazionale irlandese – Cisa è uno dei suoi 25 brand – sono scesi di 100 unità, dagli inziali 238 agli attuali 138, su un totale di 530 lavoratori. Nell’incontro di ieri al ministero allo Sviluppo economico Allegion ha nuovamente messo sul tavolo uno scivolo di 24 mensilità per gli esodi volontari insieme al ricorso alla cassa integrazione straordinaria per un anno. Ma anche l’impegno a realizzare un programma di investimenti da 17 milioni di euro entro il 2017. Investimenti che dovranno sostenere una virata per concentrare l’attività della fabbrica romagnola su una produzione caratterizzata da soluzioni ad alto valore aggiunto con la convergenza tra tecnologie meccaniche ed elettroniche. Per il big irlandese lo stabilimento dovrà rimanere il quartiere generale in Italia. Ma sgravato in gran parte dalla produzione meccanica, destinata, insieme all’assemblaggio, ad essere delocalizzata, con il trasferimento a un fornitore. Su un eventuale accordo, che potrebbe essere vicino, dovrà comunque pronunciarsi l’assemblea dei lavoratori, già convocata per il prossimo venerdì, in concomitanza con uno sciopero di quattro ore per consentire la partecipazione e le operazioni di voto. Nel corso del confronto, dai primi di settembre, i sindacati e la multinazionale si sono confrontati sull’insediamento a Faenza di 10 linee produttive ad alto valore aggiunto e di altre 64 di serrature altamente specializzate, con la riqualificazione di 26 addetti. Cgil, Cisl e Uil sono pronti a chiedere ulteriori impegni ma senza arrivare a una rottura. Il gruppo Allegion, che ha sede a Dublino, sviluppa un fatturato globale di 2,1 miliardi dollari e impiega nel mondo 8.500 dipendenti, dei quali oltre 2mila tra Europa, Medio Oriente, India e Africa. Alla produzione Cisa, che rappresenta uno dei marchi strategico, fanno capo in Italia 759 dipendenti distribuiti in tre siti produttivi, per un volume d’affari di 114 milioni di euro.

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