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Yoox, si tenta la mediazione ma le posizioni restano distanti

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Yoox, si tenta la mediazione ma le posizioni restano distanti

I vertici della cooperativa Mr Job non sono disposti a fare marcia indietro sul licenziamento di otto dipendenti. I Si Cobas, a loro volta, non sembrano disposti a mollare la presa, pronti a tornare davanti ai cancelli dei magazzini dell’Interporto di Bologna dove è gestito un anello fondamentale della logistica di Yoox, il colosso dello shopping online di Zola Predosa, alle porte di Bologna, per bloccare con i picchetti la movimentazione delle merci.

L’incontro di ieri, davanti al prefetto di Bologna Mario Sodano, dopo gli scontri all’interporto dei giorni scorsi, non ha accorciato le distanze tra le imprese che gestiscono in appalto la logistica di Yoox (oltre a Mr Job, Geodis). Per i Si Cobas la protesta delle scorse settimane è la conseguenza delle condizioni di lavoro dei dipendenti di Mr Job, ai quali non verrebbe riconosciuto il trattamento previsto dal contrato nazionale di lavoro. Ma per la cooperativa un eventuale reintegro dei dipendenti licenziati è ormai materia solo e unicamente dei magistrati del lavoro, dopo che gli ex addetti hanno impugnato il licenziamento. Un provvedimento drastico arrivato dopo una sospensione a causa del tentativo di questi ultimi di forzare la vigilanza per rientrare nei reparti in cui erano precedentemente occupati.

Un accordo tra la cooperativa e Cgil Cisl e Uil, dopo un ridimensionamento dell’appalto, ha infatti dato il via a un piano di riorganizzazione del lavoro che non è mai stato accettato dal sindacato autonomo e che ha innescato le proteste sfociate nel blocco dei camion in entrata e in uscita e negli scontri con i soci lavoratori della cooperativa.

La trattativa continua. L’obiettivo del prefetto è quello di trovare una soluzione che possa essere considerata soddisfacente da entrambe le parti per evitare nuovi scontri e disordini, dopo l’intervento di carabinieri e polizia della scorsa settimana. Per i vertici di Yoox il danno provocato dalla protesta e dai picchetti, che hanno paralizzato per giorni tutta l’attività dell'hub logistico del capoluogo emiliano, è notevole. Quanto ai 460 soci-lavoratori di Mr.Job, su un totale di 900, temono un ulteriore ridimensionamento dell’appalto da parte del gruppo (se non una rescissione del contratto) con la perdita di posti di lavoro. Ed è questo il motivo che li ha spinti la scorsa settimana a promuovere una contromanifestazione, poi degenerata in un parapiglia.

Una soluzione, anche se non ufficialmente, è già stata prospettata dagli stessi esponenti del sindacato autonomo: un indennizzo per chiudere la partita del contenzioso con gli otto ex addetti.

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