Economia

Prestiti alle imprese, scatto ad agosto

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CREDITO

Prestiti alle imprese, scatto ad agosto

Un punto tondo. Che, tradotto in valori assoluti, rappresenta uno sconto di 250 milioni di euro per le imprese. Anche ad agosto prosegue la risalita del credito in Italia, con una crescita a doppia cifra delle nuove operazioni di finanziamento rilanciata dalla discesa dei tassi di interesse, 100 punti base in meno in 12 mesi.

Agosto è mese anomalo, su cui è in genere incauto trarre conclusioni definitive. In questo caso è però lecito azzardare, perché è ormai da sette mesi consecutivi che il trend è manifesto: una risalita costante e decisa delle nuove operazioni di finanziamento delle imprese.

Dall’inizio dell’anno si tratta nel complesso di 292,8 miliardi di euro di nuovi prestiti ottenuti dalle aziende, un balzo del 17% rispetto allo stesso periodo 2014, prima inversione di rotta dopo sei anni in caduta libera.

In valori assoluti si tratta di quasi 43 miliardi di euro di prestiti aggiuntivi, quattro nel solo mese di agosto, che presenta in termini percentuali (+18,4%) tassi di crescita ancora superiori, seguendo le indicazioni analoghe che arrivano dal complesso dell’economia.

Ad accompagnare la ripresa dei finanziamenti è certamente la ritrovata forza della domanda interna, in grado di rassicurare le imprese sulle prospettive di investimento. Ma un elemento determinante è rappresentato dall’occasione unica in termini di costi, con i tassi di interesse arrivati a ridosso dei minimi storici, in qualche caso ai livelli più bassi di sempre. Per i prestiti superiori al milione di euro, ad esempio, il tasso medio ad agosto si riduce all’1,35%, il minimo storico, ben 21 punti base in meno rispetto al mese di luglio.

Nel complesso i prestiti “costano” l’1,95% su base annua e per trovare un dato inferiore occorre tornare agli inizi del 2010, quando per pochi mesi fu toccato un livello più basso.

In 12 mesi si tratta di una discesa secca di cento punti base, il che significa che i 25 miliardi di euro ottenuti dalle imprese ad agosto hanno su base annua un costo inferiore di 250 milioni di euro.

In netta discesa è anche il gap rispetto alla concorrenza tedesca, con la discesa dei tassi italiani ben più marcata di quanto accaduto a Berlino: un anno fa in media per le nuove operazioni lo spread era pari a 106 punti base, oggi siamo ad appena 33.

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