Economia

4/11 Expats, le regole d’oro / Più soldi o più fringe…

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    mobilità internazionale

    Lavoro all’estero, le dieci regole d'oro per fare un «check-up» efficace

    Il cosiddetto “pacchetto di assegnazione” è un tema che impegna molto dipendenti e aziende. Spesso accade che nella fase di offerta dell'assegnazione internazionale, i dipendenti si focalizzino molto sulla parte economica (retribuzione, diaria d'espatrio, incremento del salario base e della percentuale di premio variabile), ma, una volta accettata l'assegnazione, la loro attenzione si sposti sempre più sui benefit in natura come il rimborso di determinate spese o il riconoscimento di benefici dei quali si usufruiva nel Paese di origine, ecc. Inoltre, una volta arrivati in territorio straniero, in genere cominciano ad arrivare da parte dei dipendenti le richieste di assistenza nella gestione del day-by-day e di supporto nell'inserimento nella realtà locale, come ad esempio servizi di assistenza per permettere al coniuge trasferitosi di trovare un lavoro.

    È chiaro quindi che il “pacchetto di assegnazione” debba essere modulato in modo tale da coprire in modo efficace tutte le aree – retribuzione, fringe benefit, rimborsi spese e servizi di assistenza – e creare un equilibrio che soddisfi le aspettative del dipendente. È fondamentale perciò effettuare un adeguato benchmark per comprendere cosa offrono le aziende sul mercato per la stessa tipologia di assegnazione internazionale.
    Lato dipendente al fine di valutare l'offerta nella sua interezza sarebbe opportuno anche tener conto dei servizi, offerti dall'azienda in loco, di assistenza e supporto perché rappresentano un ulteriore importante valore aggiunto, considerando il trasferimento in una realtà nuova e sconosciuta.

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