Economia

Alla Pininfarina di Cambiano 14 addetti in mobilità

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Alla Pininfarina di Cambiano 14 addetti in mobilità

Procedura di mobilità per 14 addetti della Pininfarina di Cambiano. Una decisione a cui i sindacati, Fiom e Uilm, hanno risposto con un’ora di sciopero, ieri, dopo un’assemblea nella sede, per protestare contro la scelta dell’azienda di procedere con i licenziamenti su base non volontaria. «Non possono essere sempre i lavoratori, che hanno già subito lo scorso anno una mobilità, pagare la mancanza di prospettive chiare sul futuro dell’azienda» dicono i rappresentanti sindacali.

Ci sono trattative in corso riguardo alla procedura di mobilità, fanno sapere fonti aziendali, attivata per un problema strutturale legato ai costi fissi mentre, al contrario, sulla capacità produttiva l’azienda continua ad investire. Alcune delle risorse saranno traghettate verso la pensione, per le altre l’azienda sottolinea che si è impegnata a fare il possibile per aiutare i ricollocamenti e minimizzare l’impatto.

La decisione rientra nel piano di riorganizzazione di Pininfarina e rimanda, aggiungono dalla Fiom, alla trattativa in corso con il gruppo indiano Mahindra interessato all’acquisizione. «Quella indiana ad oggi è l’unica opportunità sul tavolo - sottolinea Federico Bellono, segretario provinciale della Fiom-Cgil- però se il biglietto da visita è quello dei licenziamenti, è lecito preoccuparsi, come fanno i lavoratori, sul futuro dell’occupazione, già ridottasi ai minimi termini in questi anni».

La crisi della Pininfarina viene da lontano ed è scritta nei numeri e nei difficili passaggi industriali, dal 2010 a oggi, a cominciare dalla cessione dei 900 addetti di Grugliasco a De Tomaso, con l’occupazione passata dai quasi duemila addetti del 2007 ai circa 300 di oggi.

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