Economia

Agosto “freddo” per la produzione industriale

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i dati ISTAT

Agosto “freddo” per la produzione industriale

Rispetto agli altri mesi i volumi sono quasi dimezzati e certo agosto non è il periodo ideale per trarre conclusioni. E tuttavia dalla produzione industriale ci si attendeva qualcosa di più. I dati, a prima vista ottimi (+4,1%) si riducono a un più magro progresso tendenziale di un punto tenendo conto della giornata lavorativa in più del 2015 mentre su base mensile destagionalizzata rispetto a luglio c’è addirittura una frenata (-0,5%), di cui l’energia è responsabile solo in parte.

Il caldo shock di luglio provoca un -4,3% per la produzione di energia di agosto, ma in frenata su base mensile sono anche tutte le altre categorie di beni, ad eccezione di quelli strumentali, comunque al palo.

Su base annua, invece, il discorso è diverso e qui l’energia gioca un ruolo positivo, in crescita di oltre il 3 per cento. Bene anche i beni strumentali, mentre altrove ci sono soltanto segni meno.

Male in particolare elettronica (-10%) e tessile (-8,5%) ma in frenata risulta la metà dei comparti, tra cui farmaceutica, gomma-plastica, metallurgia.

Non si arresta invece la corsa dell’auto, con una produzione mensile in crescita del 48%, in grado di trainare a una performance a doppia cifra (+15,5%) la categoria dei mezzi di trasporto, star assoluta del 2015.

In otto mesi l’output manifatturiero cresce così dello 0,8%, con la possibilità tuttavia di arrotondare la performance nell’ultimo trimestre dell’anno: qualche giorno fa il centro studi di Confindustria ha stimato infatti un progresso del 3,2% tendenziale a settembre, e anche altri indicatori nel paese (fiducia, credito, mutui, occupazione) sembrano orientati in questa direzione.

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