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Anche i big soffrono: Twitter licenzia l'8% dei suoi dipendenti

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Anche i big soffrono: Twitter licenzia l'8% dei suoi dipendenti

Anche per alcune big del mondo tech è un momentaccio. E a fare i conti con una «ristrutturazione aziendale» questa volta è uno dei colossi più importanti dell'intera Silicon Valley: Twitter. Il social network con sede a Market Street, nel bel mezzo di San Francisco, poco fa ha annunciato in modo ufficiale il licenziamento dell'8% della sua forza lavoro. Che in termini numerici fa un po' meno paura, poiché si tratta di “soli” 336 dipendenti (Twitter ne conta 4100, dati aggiornati allo scorso 30 giugno).

La mail di Dorsey
Il taglio è una delle prime mosse firmate Jack Dorsey, co-fondatore del social network che negli ultimi giorni è stato anche confermato alla carica di Ceo. Proprio Dorsey ha scritto una mail al suo team nella quale ha spiegato la situazione: «Dobbiamo prendere una decisione estremamente difficile. – ha scritto - Abbiamo intenzione di separarci da 336 persone provenienti da vari settori dell'azienda. Lo facciamo con il massimo rispetto per ciascuno. Twitter farà tutto il possibile per prendersi cura di ciascun individuo offrendo generose buonuscita e aiutandoli a trovare un nuovo lavoro. Grazie a tutti per la vostra fiducia e per la comprensione. Non è facile. Ma è giusto. Il mondo ha bisogno di un Twitter più forte, e questo è un passo in più verso quell'obiettivo».
«Andiamo avanti con la riorganizzazione della nostra forza lavoro – ha aggiunto Dorsey - così da permettere all'azienda di crescere. Il nostro piano d'azione prevede un cambiamento nel modo in cui lavoriamo e siamo convinti che il settore ingegneria si muoverà molto più velocemente con un team più piccolo e agile, pur continuando a costituire la percentuale più alta della nostra forza lavoro. Parallelamente, anche il resto dell'organizzazione verrà snellita».

La strada della ristrutturazione
I licenziamenti, però, fanno discutere e lasciano un alone di mistero sul reale stato di salute dell'azienda. Già venerdì la notizia era rimbalzata su alcuni giornali statunitensi, e ieri mattina, alla riapertura delle borse il titolo aveva fatto registrare un tonfo di quasi 7 punti percentuali.
C'è da dire che il numero di dipendenti di Twitter era cresciuto notevolmente negli ultimi mesi. A giugno 2015 si era registrato un incremento di circa il 24% rispetto allo stesso mese dell'anno precedente. Adesso Dorsey ha scelto la strada della ristrutturazione, anche se il taglio della forza lavoro sembra solo la punta di un iceberg molto più grosso. Per il social network dell'uccellino è arrivato il momento di rinnovarsi. La galassia Facebook (con Instagram, WhatsApp e tutto il resto) sta crescendo in modo esponenziale, e a Market Street stanno avvertendo il colpo.

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