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San Marzano resta al gruppo Caffo, entrambi marchi con storia secolare

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LIQUORI

San Marzano resta al gruppo Caffo, entrambi marchi con storia secolare

Resta al gruppo calabrese Caffo la gestione dello stabilimento di liquori Borsci di Taranto che produce il noto “Elisir San Marzano”. È stato infatti rinnovato l'accordo tra le due realtà. Caffo, che quest'anno ha festeggiato i cento anni di attività, produce alcolici tra cui “Vecchio Amaro del Capo” mentre Borsci è un marchio conosciuto nel mondo dei liquori sin dal 1840 e il suo prodotto di punta, il “San Marzano” appunto, è uno dei più antichi.

Caffo ha riattivato e rilanciato lo stabilimento Borsci da ottobre 2013 ponendo fine alla sua chiusura a seguito del fallimento. «Il contratto che sancisce la proroga della gestione dello stabilimento tarantino - si legge in una nota - è stato stipulato tra la curatela fallimentare della Ilbi spa, rappresentata dal curatore Antonio Pastore, e la Bsm del gruppo Caffo». «Una decisione importante - si commenta - preceduta da un incontro alla Provincia di Taranto tra i sindacati, la curatela e l'azienda Bsm che ha gestito negli ultimi due anni lo stabilimento mantenendo i livelli occupazionali e ottemperando a tutte le previsioni del contratto stipulato nel 2013, in seguito ad un'asta per l'aggiudicazione dell'affitto dell'azienda e del diritto di prelazione all'acquisto della stessa in caso di più offerenti».

«La proroga - viene puntualizzato - è stata necessaria in attesa di conoscere l'esito delle proposte di concordato fallimentare presentate lo scorso mese di maggio”. Da fonti sindacali si apprende che la proroga dell'affidamento della Borsci alla Caffo è per ora temporanea ma si va comunque verso un affidamento definitivo. Altre due società si sono fatte avanti per Borsci, tra cui quella che produce “Amaro Lucano».

Per l'amministratore della Borsci San Marzano Srl (Bsm srl), Sebastiano Caffo, «il gruppo Caffo, in questi due anni di gestione, ha redistribuito il prodotto in Italia e all'estero grazie alla sua rete vendita ed ha contemporaneamente lavorato sul rilancio del marchio Borsci. Per questo oggi può garantire ai sindacati il mantenimento dell'occupazione e può ragionevolmente prevederne un incremento nel medio periodo, contrariamente ad altri potenziali acquirenti che non si sono mai presentati al tavolo delle trattative». Oltre a rimettere in moto lo stabilimento del personale e riassorbire parte degli addetti, Caffo ha utilizzato la propria rete commerciale in Italia e all'estero per far tornare sul mercato il “San Marzano”, ancora oggi prodotto con una ricetta orientale di fine '800. Sul rilancio della Borsci, Caffo - passato come gruppo da 25 a 30 milioni di fatturato dal 2013 al 2014 - ha puntato molto e nei giorni scorsi il marchio tarantino è stato finalista del premio “parola d'impresa” organizzato dalla Piccola Industria di Confindustria. Si è classificato secondo a livello nazionale nella categoria carta stampata con la campagna pubblicitaria Borsci “San Marzano aiutami tu!”. Il riconoscimento è stato consegnato all'Expo di Milano dal presidente della Piccola Industria, Alberto Baban, e ritirato dal direttore commerciale del gruppo Caffo, Paolo Raisa.

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