Economia

La sostenibilità si impara in azienda

  • Abbonati
  • Accedi
L’ESPERIENZA SCHNEIDER ELECTRIC

La sostenibilità si impara in azienda

Sono forse più noti per i loro “no” ma questa volta è diverso. Gianni Girotto, senatore del Movimento 5 Stelle approva almeno una parte della riforma della scuola varata dal Governo Renzi, quella legata all’alternanza scuola-lavoro. Nuovi obblighi che coinvolgono istruzione tecnica e licei prevedendo (400 ore nell’ultimo triennio per i primi, 200 per i secondi nell’ultimo biennio) un percorso di formazione realizzato presso le aziende del territorio.

La via italiana al modello duale tedesco parte con una dote di 100 milioni di euro e la vera sfida sarà ora l’applicazione concreta della norma. Per fortuna, soprattutto in Lombardia, non si parte da zero e sono già numerose le esperienze pilota che “legano” il mondo dell’impresa a quello dell’istruzione. Un esempio è l’esperienza varata da Schneider Electric, multinazionale francese che nella sede di Stezzano, alle porte di Bergamo, ha voluto avviare un percorso di formazione per gli studenti dell’ Itis Paleocapa, istituto partner del Club dei 15 di Confindustria. Il programma, patrocinato dal Kyoto Club ha permesso agli studenti di partecipare ad un percorso di formazione di 40 ore in due settimane, affrontando sul campo i temi dell’efficienza energetica in tutte le sue dimensioni: tecnologiche, progettuali, economiche e di mercato, con un focus particolare sulla sostenibilità e sugli edifici. Il percorso in azienda si è concluso con l'elaborazione da parte degli studenti di progetti per rendere più efficiente dal punto di vista energetico il proprio Istituto. Il corso è stato studiato da Schneider Electric in stretta collaborazione con l'Itis Paleocapa, con il supporto dell'Università di Dalmine e con il patrocinio del Kyoto Club, anticipando le recenti direttive diffuse dal MIUR in materia di alternanza scuola/lavoro.

«Io, spiega Girotto, ho sempre creduto nella necessità di legare il mondo dell’istruzione ai bisogni concreti delle imprese, vengo direttamente da questa tradizione e penso che la collaborazione tra le due realtà possa portare benefici ad entrambi».

«Per noi - aggiunge l’ad di Schneider Electric Italia Aldo Colombi - l’esperienza è stata vincente, le persone coinvolte hanno dedicato ore aggiuntive a questa attività con grande entusiasmo: devo dire che avere qui i ragazzi è stato stimolante, l’esperienza verrà certamente ripetuta».

«È un bene che il mondo dell’impresa venga conosciuto maggiormente - aggiunge il direttore generale di Confindustria Bergamo Guido Venturini - perché spesso le idee e i pregiudizi portano a posizioni negative a priori. Credo invece che al Paese serva una maggiore conoscenza della manifattura, di ciò che accade nelle nostre fabbriche, della ricchezza che esiste qui in termini di valori e di produzione di benessere. Ecco perché iniziative come questa, tra Schneider Electric e Paleocapa, non possono che essere benvenute».

© Riproduzione riservata