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Eataly mette in tavola l’integrativo basato sul welfare

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Eataly mette in tavola l’integrativo basato sul welfare

L’accordo raggiunto ieri da Eataly e dai sindacati di categoria - Fisascat Cisl, Filcams Cgil e Uiltucs - arriva tra gli scaffali e dietro i banconi e cerca di agevolare la vita aziendale, ma anche quella privata. C’è molto welfare nel primo integrativo di Eataly e lo si vede a cominciare da quel buono di 300 euro per la nascita di ogni figlio o da quello di 200 euro per il matrimonio, per non dire dell’introduzione di 16 ore di permesso retribuito per l’inserimento dei bambini all’asilo nido. E poi l’aspettativa non retribuita della durata massima di 12 mesi al termine del congedo parentale. Tutto con un approccio laico, come dimostra la decisione di estendere i diritti degli addetti che contraggono matrimonio alle coppie di fatto eterosessuali ed omosessuali, inclusi i permessi per assistenza in caso di gravi motivi e decesso. È stato inoltre previsto un budget pari a 300mila euro per tutta la durata del contratto per iniziative inerenti il benessere e i bisogni delle lavoratrici e dei lavoratori ascoltando le loro voci.

Classificazione del personale, orario e organizzazione di lavoro, diritto allo studio, salute e sicurezza e appalti, sono alcuni dei capitoli più importanti del testo siglato. Ma ce n’è anche uno che riguarda la malattia che prevede che i primi 3 giorni siano a totale carico azienda, fermo restando l’obbligo di certificazione. E uno che riguarda i pasti e gli sconti che prevede, tra l’altro un pasto gratuito a turno e una consumazione bar al giorno.

L’intesa è stata trovata in 10 mesi e sarà valida dal 1° novembre 2015 al 30 ottobre 2018. L’amministratore delegato, Francesco Farinetti, esprime molta soddisfazione «per lo spirito proattivo che ha contraddistinto questi 10 mesi di incontri. Abbiamo trovato al tavolo della trattativa interlocutori che hanno condiviso dal primo istante la filosofia di Eataly che mette al centro gli oltre 1.800 ragazze e ragazzi del gruppo».

A partire dal 2016 verrà istituito un premio di partecipazione legato ad indicatori oggettivi a livello di singolo punto vendita legati a parametri di efficienza, redditività e qualità, mentre se entro il 30 settembre del 2016 non verrà rinnovato il ccnl del turismo le parti si incontreranno per valutare l’erogazione di aumenti.

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