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L’alta tecnologia e l’insegnamento interattivo arrivano a scuola

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L’alta tecnologia e l’insegnamento interattivo arrivano a scuola

Start-up ad alta tecnologia a stretto contatto con studenti e insegnanti, per avvicinare il mondo della scuola a quello del lavoro (meglio se rivolto all’innovazione). E poi un nuovo metodo di apprendimento interattivo, creato da un’azienda di Lecce, grazie al quale l’intera aula interagisce con ragazzi e docenti creando una lezione multisensoriale.

Sono gli eventi di punta della giornata conclusiva di Abcd 2015, il salone italiano dell’educazione, svoltosi dal 3 novembre a oggi alla Fiera di Genova, in contemporanea con Orientamenti, salone della formazione e dell’orientamento al lavoro.
Oggi studenti e docenti hanno incontrato alcune delle start-up più innovative del momento e hanno dialogato con i rappresentanti delle aziende per osservare concretamente come si fa impresa, come nascono le idee e si struttura un’azienda, quali sono le tecnologie disponibili sul mercato potenzialmente applicabili nell’education e come si è modificato il mondo del lavoro e la richiesta di competenze.

Sono sei le start-up che si sono presentate: D-Orbit, nata con l’obiettivo di arrestare l’aumento sistematico della concentrazione di oggetti che ruotano incontrollati nello spazio, creando un sistema per il rientro dei satelliti; Ympact-Q Factory, che aiuta i giovani a costruire un futuro imprenditoriale; Advicy drive, che previene gli incidenti stradali con una tecnologia che legge il battito cardiaco e il livello di attenzione del guidatore; Tickete, un’applicazione che premia gli utenti con buoni sconto e omaggi. E poi ancora School Raising, piattaforma di crowdfunding per il finanziamento di progetti da realizzare nelle scuole e Cad Tutor, piattaforma e-learning per i principali sistemi Cad (disegno e progettazione assistita dal computer) e per le stampanti 3D rivolte a docenti, studenti e progettisti.

Si chiama, invece, Smart intercative learning, il nuovo metodo di apprendimento creato dalla Apicella Sistemi di Lecce, che rende possibile, nella medesima aula, suonare il pianoforte, visitare un sito archeologico, osservare un leone in libertà o fare viaggi interplanetari. Presentato per la prima volta ad Abcd nella versione completa, il sistema consiste in un ambiente interattivo multisensoriale mobile, specificamente progettato per le scuole, che parla italiano e crea un’immersione totale nella lezione, dove le pareti e il pavimento dell’aula interagiscono con il docente e con gli alunni e creano una lezione multisensoriale.

Il metodo, che è stato studiato insieme a un gruppo di insegnanti e psicologi, proietta immagini piene di colore e movimento, creando un ambiente stimolante per l’apprendimento; l’interattività è garantita da superfici touch, dal controllo gestuale, dai comandi vocali e dall’interazione con tablet e smartphone per i lavori di gruppo e le esercitazioni. Dispone di centinaia di contenuti adatti a diverse età (dai tre ai 10 anni) e capacità: collegamento web, realtà virtuale in 3D, panorami immersivi a 360°, giochi interattivi ed effetti speciali (fumo, vento, nebbia, profumi e così via).

«Il sistema è indicato – spiega Gianluca Apicella, alla guida dell’azienda che lo realizzato – per la scuola dell’Infanzia, per la Primaria e per i ragazzi con esigenze speciali. È composto da proiettori, sensori laser e telecamere che si possono mettere in una semplice aula scolastica. Il costo può variare da circa 7mila euro, per una sola parete, a circa 20mila, per la soluzione che di solito proponiamo, con 2 pareti e il pavimento». L’azienda lo sta offrendo alle scuole italiane ed è in fase avanzata un progetto per un istituto scolastico in Puglia.

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