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«Cuore» biellese per la Giulia

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Industria

«Cuore» biellese per la Giulia

vigliano biellese (biella)

Dal tessile alla logistica hi-tech, arrivando all’automotive. È la metamorfosi complessa – e lo spirito di adattamento agli scenari economici in rapida mutazione – di un’azienda del distretto tessile biellese: la Incas, che ora si ritaglia anche un ruolo fondamentale nella produzione della nuova Alfa Romeo Giulia.

L’azienda ha infatti siglato di recente un’importante commessa con il gruppo Fca, per un valore di circa 5 milioni di euro.

«Il nostro compito – spiega Ermanno Rondi, titolare della Incas – prevede la fornitura delle linee di alimentazione dei componenti nelle aree di montaggio della nuova Alfa Romeo Giulia, a Termoli. L’impianto entrerà in funzione nella primavera 2016». Un contratto che alla valenza strategica abbina quella economica, contribuendo alla crescita del fatturato della Incas, che «chiuderà il 2015 con circa 26 milioni di ricavi» anticipa Rondi, la cui azienda negli ultimi anni ha cambiato radicalmente pelle, passando dal meccanotessile, al servizio delle aziende del distretto, al comparto supply chain, di cui oggi è tra i leader in Italia. «Nel 2000 realizzavamo l’80% del fatturato grazie al settore tessile – ricorda il presidente della Incas –. Oggi il fatturato totale è triplicato rispetto ad allora e il tessile rappresenta meno dell’1%». L’azienda, che ha la sede principale a Vigliano Biellese e una succursale a Cadriano di Granarolo (Bologna), oltre a Fca annovera forniture di sistemi automatizzati e logistica per gruppi che spaziano dall’editoria – come Mondadori e Ibs – all’agroalimentare – Ferrero, Granarolo, Callipo, Salumi Beretta, tra gli altri –, dalla moda – come Gucci, Prada e Loro Piana – al sistema casa-arredo – per esempio Sambonet e Foppapedretti. Oggi Incas occupa 150 addetti, per un terzo laureati.

«Già in passato – sottolinea Rondi – avevamo gettato qualche seme fuori dal settore tessile. Abbiamo investito progressivamente e gli sforzi ci stanno premiando».

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