Economia

I dottori di nuova generazione

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ALTA FORMAZIONE

I dottori di nuova generazione

Potrebbe cambiare il modo di concepire e vivere la formazione universitaria, a partire dal 2016. Si chiama LM+, LM plus, la nuova laurea magistrale proposta dall’Ateneo pavese. L’idea è semplice. Nella laurea magistrale (LM), quella che segue i primi tre anni di università, gli studenti usciranno dalle aule ed entreranno nelle aziende. Per tre semestri sui cinque del percorso. Ed è proprio questo il plus: l’esperienza in azienda.

Gli studenti li selezioneranno insieme i manager aziendali e i professori. Sceglieranno quelli più preparati e motivati. Il semestre (eventualmente raddoppiabile) completerà il percorso. Le aziende potranno “prenotare” i talenti che avranno visto al lavoro e che avranno contribuito a formare. Insomma una formula win-win. Perché non ci si è pensato prima? Anzitutto, perché l’attuale ordinamento degli studi non facilita l’adozione della formula. A Pavia l’abbiamo costruita nelle pieghe della legge. C’è poi la tradizionale ritrosia delle università a considerare “vera formazione” le esperienze in azienda.

Infine le imprese non sono sempre soddisfatte dell’attuale sistema degli stage (o “tirocini formativi”). Gli studenti si fermano in azienda per poche settimane. Troppo poche per essere in grado davvero di “dare una mano”. Durante un semestre in azienda invece gli studenti potrebbero davvero crescere. Poi potrebbero tornarci per preparare la tesi. Contribuendo così con studi di mercato, piccole o grandi innovazioni tecnologiche o organizzative, con una storia d’azienda, ecc.

Come hanno reagito le imprese? Da bene a benissimo. Perché la formula è stata coprodotta da loro (I Cavalieri del lavoro ne hanno favorito la definizione). Ma anche perché la proposta va nel senso di un’esigenza avvertita. È la stessa, in fondo, cui rispondono i dottorati industriali. Si va capendo che buona parte del capitale umano del XXI secolo potrebbe nascere proprio dalla collaborazione impresa-università. LM+ appartiene insomma a un cambio di paradigma in corso.

Si partirà con cinque corsi pilota. Sono: Biotecnologie avanzate, Chimica, Electronic Engineering, Filosofia, International Business and Enterpreneurship.
Le realtà partner saranno oltre cinquanta, di varie dimensioni e di settori diversi. Si va da STMicroeletronics a Biobasic Europe, da Facility Live all’Istituto Nazionale Neurologico Mondino, da Editoriale Domus a SIAE Microelettronica. Abbiamo un po’ esitato a partire anche con Filosofia. E invece le manifestazioni di interesse non sono mancate. Sì, la formazione superiore italiana sta proprio cambiando.

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