Economia

La domenica? La passo in fabbrica

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La domenica? La passo in fabbrica

Un evento che fa rete concretamente e che segna un passo importante nello sviluppo della cultura d’impresa e della divulgazione del patrimonio industriale e storico di un territorio densamente popolato di Pmi come quello del Nordest. È il senso primario di Open Factory, l’opening di turismo industriale e manifatturiero del Triveneto, iniziativa che apre al grande pubblico cinquanta aziende tra le più innovative del Triveneto, per raccontarne la storia e le capacità manifatturiere del territorio.

La giornata, promossa da Cult Venezie e Fondazione Nord Est, con il patrocinio delle Confindustrie e Confartigianato del Veneto, del Trentino e del Friuli Venezia Giulia, la collaborazione di Italian Stories e il supporto di Quanta Group, si svolge domenica 29 novembre con ingresso gratuito. Apriranno le loro porte e faranno conoscere i segreti industriali di produzioni d’eccellenza e di nicchia aziende di diversi settori, dall’agroalimentare al design, dalla meccanica alle infrastrutture, dalle botteghe artigiane alle grandi industrie, come Brovedani, Alifax, Enel, Fedon, Lago, Keyline, Irinox, Came, Nice, Seguso Vetri, Magis.

In ciascuna delle aziende che hanno accettato di aprire le porte al pubblico si svolgeranno seminari, workshop, convegni, con la partecipazione di economisti, imprenditori, professori: tra gli altri, saranno protagonisti Alberto Baban in Magis, Marco Bettiol in Pianca, Edoardo Boncinelli in Adacta, Aldo Bonomi in Keyline, Maurizio Castro in Came, Stefano Micelli in Seguso, Davide Rampello in Irinox Tobia Scarpa in De Castelli.

«È un’occasione per raccontare il nostro territorio e mostrare che la cultura non è solo nei libri, nei musei e nei monumenti, ma che è presente anche nella nostra industria – dicono le Confindustrie per bocca di Giuseppe Bono e Roberto Zuccato, rispettivamente presidenti di Confindustria Friuli Venezia Giulia e Veneto -: nella storia delle aziende, nella passione quotidiana e nell’abilità di imprenditori e lavoratori, nella conoscenza che sta alla base dello sviluppo di prodotti attrattivi e ad alta tecnologia, in tutto quel mondo di valori che connotano il “Bello e Ben fatto” italiano».

«Vogliamo visitare i luoghi del fare per riappropriarci dei gesti, dei materiali, delle tecniche che hanno fatto la nostra storia e la nostra ricchezza – aggiunge Stefano Micelli, direttore scientifico della Fondazione Nord Est -. In un mondo globale sono questi gesti e queste tecniche, uniti a passione e a dosi consistenti di imprenditorialità, a rappresentare un tratto distintivo del nostro modo di essere nella divisione internazionale del lavoro. Ci rendiamo conto che è proprio questo patrimonio di luoghi e di saper fare a renderci interessanti agli occhi del mondo. Per un attimo avevamo perso questa consapevolezza. Oggi ritorniamo ad esserne orgogliosi».

A Open Factory, il più grande opening di cultura industriale e manifatturiera degli ultimi anni a Nordest, partecipano anche realtà come gli interporti, gli aeroporti e aziende come Enel, che apre straordinariamente le porte dell’impianto idroelettrico di Nove di Vittorio Veneto, un impianto suggestivo per le sue caratteristiche tecniche ed architettoniche e per il suo elevato valore storico- culturale.

Già alcune aziende stanno registrando il tutto esaurito sia alle visite guidate che agli eventi in programma. Le prenotazioni provengono da tutta Italia, con punte dalla Lombardia, Emilia Romagna, Marche e Toscana. Sono numerose le famiglie con bambini e ragazzi, professionisti e appassionati che intendono scoprire i segreti di aziende del design o della meccanica, partecipare ai laboratori artigiani, visitare i musei d’impresa o assistere ai talk di importanti autori o esperti dei vari settori.

Il calendario è disponibile sul sito www.veneziecult.it; la manifestazione potrà essere seguita in diretta domenica pomeriggio anche via Facebook e Twitter (attraverso l’hashtag ufficiale #openfactory).

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