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Spedizionieri, fatturato a quota 14 miliardi

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Spedizionieri, fatturato a quota 14 miliardi

Sono 1.750 aziende di spedizione attive in Italia (di cui oltre 1.500 associate a Fedespedi), per un totale di 30mila addetti diretti, capaci di generare nel 2014 un fatturato complessivo di 14 miliardi di euro. Una somma rispetto al quale il settore trattiene solo 2 miliardi di valore aggiunto per ripagare i costi interni e “gira” ai fornitori esterni di servizi oltre 12 miliardi. Inoltre ammontano a 14,9 miliardi i diritti doganali (IVA e dazi) versati lo scorso anno nelle casse dello Stato dagli spedizionieri per conto dei propri clienti.

Sono questi, in sintesi, i numeri principali del comparto spedizionieristico operante in Italia contenuti all'interno di “Fast Forwarding Italy”, lo studio elaborato dal C-log (Centro di Ricerca sulla Logistica dell'Università Cattaneo - Liuc), per conto di Fedespedi, la Federazione nazionale delle imprese di spedizioni internazionali, presentato oggi a Milano, nell'ambito dell'assemblea generale dell'associazione.

Lo studio è stato realizzato da un team di ricercatori ed esperti di commercio internazionale guidato da Fabrizio Dallari, direttore del C-log. In particolare evidenzia le caratteristiche, il ruolo e il contributo delle imprese di spedizioni all'economia italiana.
Un comparto che, nonostante contribuisca per un terzo al mercato della logistica italiano, paga lo scotto di un sistema amministrativo e burocratico nazionale che penalizza la logistica. Non a caso, secondo il report 2014 della Banca mondiale, il Logistic performance index colloca l'Italia al ventesimo posto, dietro quasi tutti i Paesi Ue e molti asiatici.

Per quanto riguarda il profilo del comparto, lo studio evidenzia una struttura incentrata sulle piccole medie imprese (l'86% delle aziende realizza infatti un fatturato che arriva fino a 10 milioni di euro mentre solo il 2% supera i 50 milioni di euro) con forti specializzazioni merceologiche o geografiche e un buon numero di player strutturati che nel tempo si sono trasformati da case a imprese di spedizione (il 75% del mercato viene realizzato da meno del 15% delle aziende).

Dal punto di vista della localizzazione geografica, la ricerca mostra una maggiore concentrazione delle imprese nel Nord Italia, dove è presente il 75% delle aziende di spedizione individuate. Milano, in particolare, risulta essere l'area privilegiata di insediamento degli spedizionieri, sia dei quartier generali dei grandi gruppi nazionali e internazionali, sia delle unità operative di imprese con sede centrali fuori dalla Lombardia.

Seguono, per importanza, le province caratterizzate da importanti cluster da importanti cluster portuali, quali Genova, Livorno e Venezia e quelle che rivestono un ruolo trainante nel sistema manifatturiero italiano.

Con riferimento al peso economico delle aziende del settore, i 14 miliardi di euro di fatturato complessivo generato nel 2014 sono pari al 19, 7% del fatturato italiano dell'intero settore dei trasporti e della logistica. Ma se si considera che la maggior parte dei ricavi degli spedizionieri è diretto verso clienti finali ai quali si rivolgono in prima persona, allora l'incidenza del valore del mercato delle spedizioni su quello dei trasporti e della logistica sale al 33%.Un dato rilevante se si considera che è il contributo di sole 1.750 aziende su un totale di 100mila imprese della logistica attive nel nostro Paese.

Nel 2014, considerando solo le merci in import, i diritti doganali versati dalle aziende del settore alle casse dello Stato ammontano, come si è accennato, a 14,9 miliardi di euro, di cui 12,9 miliardi di IVA e 2 miliardi di euro di dazi (di cui il 25% incassato dall'Erario per effetto dell'ingresso di merce di origine extra UE attraverso porti e aeroporti italiani).
La ricerca mostra anche come, per le aziende individuate, l'export costituisca una quota di fatturato La ricerca mostra anche come, per le aziende individuate, l'export costituisca una quota di fatturato superiore rispetto all'import e come il trasporto marittimo sia la modalità di trasporto più utilizzata seguita da quella terrestre e da quella aerea.utilizzata seguita da quella terrestre e da quella aerea.

Inoltre, in presenza di specializzazioni geografiche e merceologiche, la principale area di attività delle imprese di spedizione operanti in Italia risulta essere l'Asia, seguita dal Medio Oriente, Nord America e Centro Sud America e la tipologia di merce prevalentemente movimentata quella dei settori della meccanica, dell'automazione e dell'automotive, seguita dal tessile, dall'abbigliamento e dalle calzature e da quella legata al comparto dell'impiantistica.

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