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    VIAGGIO NELL’ITALIA CHE INNOVA

    Dieci eccellenze che raccontano il futuro 4.0 della manifattura

    9/10 Dieci eccellenze che raccontano il futuro 4.0 della manifattura / Agroindustria

    Dalla meccanica al big data, con la R&S
    Per la multinazionale inglese Avon Rubber Pls, quotata alla Borsa di Londra, Albinea – nemmeno 9mila abitanti a circa dieci chilometri da Reggio Emilia - è ormai un pilastro del piano di crescita livello globale. Nel paese del Reggiano ha infatti sede InterPuls Spa, inglobata pochi mesi fa e destinata a diventare il polmone di innovazione del gruppo britannico. L’azienda produce componenti per la mungitura, il suo riferimento sono gli allevatori. Ha da tempo giocato una scommessa: investimento continuo in ricerca e sviluppo. «Il 50% del nostro fatturato deriva da prodotti che cinque anni fa non erano presenti nel catalogo», dice Gabriele Nicolini, il direttore generale dell’impresa reggiana, 85 dipendenti, 15,3 milioni di fatturato, una produzione per il 90% generata dalle esportazioni, stabilimenti nella Repubblica Ceca, negli Stati Uniti, in Brasile, in Cina, in Inghilterra. L’ultima sfida InterPuls la riassume così: dalla meccanica al big data, attraverso uno sforzo, che – spiega Nicolini – «facciamo non solo con l’intuizione ma anche con le consulenze». Non a caso il suo centro R&S diventerà la struttura deputata all’innovazione più importante della multinazionale. Un piano da realizzare nel breve e medio periodo, partendo da una base costituita da uno staff di 15 persone, quasi tutti meccatronici, e da una dote di risorse annuale che si aggira mediamente intorno al 7% dei ricavi. Avon Rubber, che produce componenti tecnici in gomma, punta a collocarsi tra i primi cinque player mondiali. InterPuls, specializzata in componenti in inox, plastica, elettronica e software, mette sul tavolo esperienza ma soprattutto la capacità di rendere smart, “intelligenti”, gli impianti realizzati con materiali tradizionali, come i componenti per la moderna mungitura che gli allevatori adesso noleggiano in leasing con contratti della durata di tre anni. Il frutto di una strategia che ha fatto di Albinea il centro dell’interesse di un big. Proprio come la scelta della multiculturalità. «Nel nostro stabilimento si parlano dieci lingue diverse – spiega Nicolini – e questo è un fattore di successo per l’internazionalizzazione».

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