Nel porto di Taranto il ministro delle Infrastrutture, Graziano Delrio, inaugura oggi la piattaforma logistica. È una nuova opera che entra in funzione con l’obiettivo di offrire alla mobilità delle merci una logistica integrata. In particolare, i diversi segmenti del trasporto, da quello marittimo a quello stradale, dal ferroviario al’aereo, diventeranno un processo unico costituendo così un centro di interscambio. La piattaforma logistica – un investimento da 219 milioni di euro, parte dei quali assicurati dal privato, la società “Taranto Logistica” – è uno dei grandi progetti che stanno interessando in questo momento l’area portuale di Taranto. L’altro, invece, riguarda l’adeguamento del terminal container ex Evergreen con opere in corso per un centinaio di milioni di euro: ampliamento della banchina e dragaggio dei fondali.

Della piattaforma logistica, oggi si inaugura la prima delle cinque opere, la stessa piattaforma appunto, che si estende su un’area di 200mila metri quadrati. In corso, invece, e per ora a stadi diversi, le altre quattro: la vasca di colmata che accoglierà i fanghi provenienti dai lavori marittimi, la strada dei moli, l’ampliamento del quarto sporgente e la darsena ad ovest dello stesso sporgente.

Quasi pronta la vasca, intorno al 40% la strada dei moli, circa 10 % di realizzazione, invece, per il quarto sporgente. In parallelo ai due maxi progetti, avanzano anche gli interventi complementari finalizzati a ridisegnare l’articolazione del porto migliorandone i servizi. L’Autorità portuale di Taranto ha infatti messo sulla rampa di lancio l’appalto per la costruzione degli edifici per la nuova sistemazione logistica dei servizi tecnico-nautici: piloti, ormeggiatori, rimorchiatori, barcaioli. Costo dei lavori, da farsi in 24 mesi, 7,3 milioni di euro.
Tuttavia, pur essendo un cantiere in attività, il porto di Taranto ha un grosso problema da risolvere: trovare per l’area del terminal container un nuovo gestore visto che la società Tct, di cui facevano parte Evergreen e Hutchinson, è stata messa in liquidazione a giugno dai suoi azionisti e 539 addetti sono ancora in cassa integrazione per un anno. C’è poi la questione dell’Autorità portuale.

In base alla riforma, Delrio ha candidato Taranto come sede dell’unica Authority pugliese al posto delle attuali quattro (Taranto, Bari, Brindisi e Manfredonia) e Confindustria Taranto chiede che oggi il ministro dia garanzie in tal senso.

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