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Contenuti Rai verso Telecom

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Contenuti Rai verso Telecom

  • –Andrea Biondi

Da una parte la Rai con i suoi contenuti e le sue produzioni. Dall’altra Telecom, con la sua piattaforma Timvision in fase di implementazione e che, in linea teorica, potrebbe servire anche per un eventuale –ma per nulla scontato né tantomeno deciso – sbarco della Rai nell’universo pay. È attorno a questi capisaldi che si stanno sviluppando le discussioni fra le due società in vista di un accordo. L’intesa, a quanto risulta al Sole 24 Ore, dovrebbe guardare al 2017 come durata e potrebbe avere come approdo anche collaborazioni nella produzione di miniserie.

Le discussioni fra Rai e Telecom , di cui Il Sole 24 Ore è venuto a conoscenza e aventi come baricentro Timvision, vanno avanti da tempo e si inseriscono in un contesto di grande attivismo nell’universo della tv on demand. Tim e Rai hanno già un accordo. Alcuni contenuti sono visibili agli abbonati Timvision e inclusi nella sottoscrizione; altri sono Tvod (si paga per quel che si vede) e c’è poi tutta la parte di replay tv che permette la visione di programmi Rai in differita.

Quello in discussione è un rinnovo, ma anche un potenziamento dell’accordo esistente (peraltro non si tratterà di un accordo in esclusiva), con la possibilità di avere in licenza alcune “prime” di produzioni cinematografiche della Rai. Accanto a questo, sulla piattaforma Timvision potrebbe fare la sua comparsa un’app Rai (al pari di quelle di Netflix o altre già presenti nella schermata Timvision) che in teoria un domani potrebbe essere usata anche per un’offerta pay.

Intanto quella con Rai non è l’unica partnership allo studio per Timvision. A quanto risulta i contatti sono stati avviati anche con Chili Tv. Il tutto nel contesto di un rafforzamento in un momento in cui l’arrivo di Netflix ha acceso i riflettori su un mondo in cui operano attori come Infinity (Mediaset), Skyonline, Chili, ma anche Amazon, Google Play, Wuaki.tv. Timvision si è poi rafforzata anche rinnovando l’accordo con Disney.

Forse un po’ tardi visto che anche se attiva da anni, non ha sicuramente sfondato e ora si trova dinanzi a competitor agguerriti e attrezzati? «Tutto il contrario. Forse – replica Daniela Biscarini, responsabile Multimedia entertainment di Telecom – era troppo presto prima. Oggi il bisogno di connettività sta facendo prendere forma a questo mercato». Anche sui pericoli della competizione Biscarini ha una visione meno preoccupata di quanto si possa pensare. «I clienti impareranno a comporre il loro palinsesto. Si sfrutteranno le offerte in simultanea, o anche alternandole. Si potrà avere un mese Netflix, un altro Mediaset Premium online o Skyonline e così via». Timvision dal canto suo scommette «sull’ampiezza del catalogo. Parliamo di 7mila fra film e serie tv. Il tutto unito a un prezzo più basso: è inclusa per chi attiva Tim Smart e costa 5 euro al mese per gli altri. Si uniscono solo altri 2 euro mensili per il decoder».

Un ulteriore punto di forza su cui Telecom confida sta nel fatto che Timvision non va a incidere sul consumo dati in mobilità. «È un’enorme agevolazione. E per i prossimi mesi può costituire una leva importantissima per conquistare clienti». Che a fine anno dovrebbero salire a quota 500mila, dai 400mila di settembre.

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