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Crescono le prenotazioni online

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Industria

Crescono le prenotazioni online

  • –Silvia Pieraccini

firenze

Cresce ancora (a doppia cifra) il peso del canale online nel settore travel, anche se l'Italia resta il fanalino di coda in Europa: nel Belpaese oggi il 38% delle prenotazioni turistiche avviene online, contro una media europea del 47%. E le stime di PhoCusWright - presentate all'ottava edizione di Bto, la Borsa del turismo online che si è chiusa ieri a Firenze con la visita del ministro Dario Franceschini - dicono che l'Italia non è pronta a colmare il gap nei prossimi due anni.

Nel 2015 il valore del booking online del settore viaggi in Italia ha raggiunto gli 8 miliardi di euro, in aumento del 10%; di questi, 1,5 miliardi arrivano da smartphone e tablet, che stanno rapidamente conquistando il terreno dei desktop. Ma proprio perché l'online è un canale diretto e immediato, è anche quello che già mostra le conseguenze sul settore degli attentati terroristici del 13 novembre, che rischiano di compromettere l'andamento (almeno) dei prossimi mesi. «Nei giorni successivi agli attentati di Parigi le prenotazioni hanno subito un calo e le cancellazioni sono aumentate», certifica Andrea D'Amico, responsabile per l'Italia di Booking.com, leader nelle prenotazioni online che conta 90mila strutture ricettive in Italia e 820mila nel mondo. «L'impatto nell'immediato è stato molto forte, ma è quello che ci saremmo aspettati nel caso di eventi di questo tipo - continua D'Amico - e l'effetto è stata la rinuncia al viaggio di chi stava programmando i weekend. Per Natale e Capodanno molti decideranno all'ultimo minuto, come del resto è accaduto negli ultimi anni. Ma se non ci saranno altri allarmi, le prenotazioni ricominceranno ad arrivare presto».

Anche perché, oltre che dai clienti leisure, l'online è sempre più utilizzato dal segmento business che viaggia per affari, tanto che proprio Booking.com ha presentato alla Bto un nuovo sistema di gestione (una extranet con funzionalità aggiuntive rispetto al portale) rivolto alle piccole e medie aziende che vogliono prenotare l'albergo seguendo i budget e la linea aziendale e tenendo traccia della prenotazione e delle spese.

E proprio la Bto, organizzata dalla Regione Toscana e diretta da Giancarlo Carniani, è stato il palcoscenico per presentare progetti, startup, app che ruotano intorno al web travel. Così come è stata l'occasione per parlare dei problemi che l'avvento delle Ota, le agenzie viaggi online come booking.com, o di operatori come Airbnb (la cosiddetta sharing economy) hanno aperto sul mercato (anche) italiano. Sul primo fronte, c'è la norma sull'abolizione della parity rate inserita nella legge di Stabilità in via di approvazione, che punta a liberare gli alberghi dall'obbligo di vendere le camere allo stesso prezzo a cui le vendono le Ota. Booking.com è pronto a dare battaglia: «Oltre ad essere in contrasto con le indicazioni dell'Autorità garante della concorrenza, porterebbe danni alle strutture stesse - dice D'Amico - anche perché potrebbe sacrificare la visibilità delle strutture sulle agenzie online».

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