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Gomma-plastica, aumento di 76 euro

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Industria

Gomma-plastica, aumento di 76 euro

  • –Cristina Casadei

I 140mila addetti della gomma plastica avranno un aumento sui minimi di 76 euro nel prossimo triennio. È stato rinnovato ieri sera, dopo un negoziato durato sei mesi e in anticipo rispetto alla scadenza, il contratto del settore. La conclusione, così come la dinamica del negoziato, mettono in luce che nel settore è ritornato un clima sereno nelle relazioni sindacali. Certamente molto distante da quello dell’ultimo rinnovo durato anni e caratterizzato da forti tensioni. Guardando al panorama manifatturiero, il direttore generale della Federazione gomma plastica, Angelo Bonsignori, fa notare che si tratta del «primo contratto totalmente libero per 12 mesi da impegni economici e normativi per le imprese. Con risparmi strutturali, come l’abolizione del trattamento economico pari a un venticinquesimo della retribuzione mensile per il 4 novembre». Inoltre, si legge nel testo, è stato concordato che ai fini del rinnovo dei minimi contrattuali del triennio 2019-2021 la nuova retribuzione media di riferimento sarà pari a 1.844 euro lordi mensili. Unico rammarico, «non essere riusciti nell’intento di semplificare il contratto. Va però detto che non è stato appesantito», continua Bonsignori.

Il risultato economico ottenuto dai lavoratori «copre l’inflazione sul triennio e prevede anche il riconoscimento, sempre dal 2017, di un incremento di 2 euro sui turni notturni che va nella direzione di premiare la fatica e il disagio», continua Bonsignori. Le imprese hanno riconosciuto il lavoro del sindacato, ma chiedono che venga riconosciuto anche il loro sforzo. «Ci sono tempi diversi per soluzioni diverse - interpreta Bonsignori -. Questi sono i tempi in cui le imprese vanno aiutate perché gli aumenti dei consumi sono ancora modesti. Apprezziamo che il sindacato abbia capito che questo era il momento di non fare sentire alle imprese inutili tensioni e ribadiamo il ruolo centrale del contratto collettivo nazionale di lavoro che dà una risposta corale ai problemi, in modo che le aziende usino tempo ed energie per concentrarsi sul business».

Nel loro calcolo i sindacati mettono insieme l’aumento sui minimi pari a 76 euro per il livello medio di riferimento, i 2 euro per i turni notturni e i 5,70 euro di previdenza complementare: si ottengono così 83 euro. L’aumento medio sui minimi, spiegano Filctem-Cgil, Femca-Cisl, Uiltec-Uil, sarà distribuito in tre “tranche”: la prima di 30 euro dal 1° gennaio 2017; la seconda, 30 euro dal 1° gennaio 2018; la terza, 16 euro dal 1° ottobre 2018. L’intesa ha introdotto il meccanismo di verifica annuale dei minimi agli eventuali scostamenti inflattivi, sulla scia della categoria dei chimici: infatti, a partire dal 2017, nel giugno di ogni anno, si riscontrerà lo scostamento di inflazione relativo all’anno precedente tra il consuntivo Istat e la previsione utilizzata in fase di rinnovo. Sul welfare contrattuale, a partire dal 1° giugno 2018 l’ipotesi di accordo prevede un aumento della contribuzione alla previdenza integrativa dello 0,30%, sia da parte dei lavoratori che delle imprese, a favore del “Fondo Gomma Plastica”. Inoltre, sul Fondo sanitario integrativo (FAG&P) le parti hanno confermato l’impegno al suo immediato avvio.

«Aver rinnovato il contratto di un settore industriale rilevante per dimensione e assetti produttivi – commentano i segretari generali di Filctem-Cgil, Femca-Cisl, Uiltec-Uil, Emilio Miceli, Angelo Colombini, Paolo Pirani – è un ulteriore segnale della volontà unitaria e della determinazione messa in campo per affrontare e risolvere i problemi delle imprese e dei lavoratori in un momento particolarmente difficile e complicato per la crisi che ha investito anche questo settore. Si riafferma – concludono – il principio che il rinnovo del contratto nazionale è una leva decisiva per aumentare la competitività delle imprese e, contestualmente, tutelare il potere di acquisto del salario dei lavoratori».

L’ipotesi di accordo adesso sarà unitariamente e immediatamente sottoposta all’approvazione delle assemblee dei lavoratori, entro gennaio 2016.

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