Economia

Auto, sequestro di ricambi falsi

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Regole e incentivi

Auto, sequestro di ricambi falsi

  • –Laura Cavestri

MILANO

Luminarie e ricambi d’auto, test di gravidanza e rolex. Persino falsi Picasso e Mirò.

In tutto 170mila oggetti falsi o contraffatti “ made in China” e privi di certificazione sono stati sequestrati dalla Guardia di Finanza di Malpensa, che ha intensificato i controlli sulle spedizioni in arrivo all’aeroporto varesino.

Nel corso dell’operazione – denominata “True False” e realizzata anche in collaborazione con l’ ufficio locale dell’agenzia delle Dogane - sono stati segnalati alle autorità giudiziarie 40 persone.

La merce sequestrata proviene quasi tutta da Cina e Grecia. Nel Far East si produce, mentre quella ellenica è una delle principali rotte della commercializzazione sia nel nostro Paese che sul mercato europeo.

Una parte della merce è però stata recuperata con una modalità analoga a quella comunemente messa in campo nel contrasto al traffico internazionale di droga. Cioè seguendo “passo passo” la merce sino alla destinazione finale.

Tramite la “consegna controllata”, coordinata dalla procura della repubblica presso il Tribunale di Busto Arsizio, si è quindi giunti sino ad Abbiategrasso (hinterland milanese), sottoposta a sequestro l’intera spedizione composta da oltre 15mila pezzi tra capi di abbigliamento ed accessori contraffatti e con la denuncia a piede libero dei responsabili dell’attività illecita.

Con la stessa modalità, si è arrivati al recupero presso un’attività economica nel comune di Leffe (in provincia di Bergamo) di centinaia di ricambi per auto contraffatti (merce “pericolosa” per la circolazione stradale, perchè non garantisce gli stessi standard di sicurezza dei ricambi “originali” delle case madri) e che si è conclusa con l’identificazione del destinatario della spedizione e la denuncia a piede libero per introduzione e commercio di beni falsi.

Anche se non in tutta Europa vi è la stessa attenzione, alle frontiere, per la merce che arriva via terra e via mare, complessivamente la sensibilità sul fenomeno cresce.

Secondo l’ultimo report della Commissione europea sulla tutela doganale della proprietà intellettuale, le operazioni di sequestro sono più che raddoppiate in 7 anni, passando dalle 43.671 del 2007 alle oltre 95mila del 2014.

Nel 35% dei casi si sequestrano sigarette, seguono abbigliamento, accessori e scarpe (15%), giocattoli (10,4%), farmaci (7,8%), apprecchiature elettroniche e cellulari (7,8 per cento).

Se si sommano gli articoli di consumo quotidiano (come prodotti per l’giene personale e la cosmesi, giocattoli, elettronica di consumo, cibi e bevande) si raggiunge quasi il 30% dei sequestri effettuati nella Ue nel 2014. Solo l’anno prima questi beni, sommati, erano il 25 per cento.

Fonti doganali stimano che in Europa almeno il 15% dei ricambi per auto venduti siano falsi. Ciò, nella sola Italia, si traduce in un giro di affari valutato in circa 150 milioni di euro l’anno e praticamente invisibile: molto spesso esternamente i pezzi contraffatti sono perfetti. I problemi sono strutturali e quindi riscontrabili solo con prove di laboratorio. Dalle false informazioni sulla qualità del prodotto a quella totale che somma la riproduzione della grafica del ricambio originale alla scarsa qualità del prodotto fake.

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