Economia

L’Europa non basta, giù l’export tricolore

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dati istat di ottobre

L’Europa non basta, giù l’export tricolore

Germania e Francia non bastano. L’avanti adagio degli acquisti di Berlino e Parigi puntella l’export tricolore che tuttavia chiude il mese di ottobre in calo tendenziale dell’1,4%, affondato dalla frenata di gran parte dei paesi emergenti. Trend analoghi su base mensile destagionalizzata, con numeri in progresso per l’Europa (+0,7%), più che bilanciati dal calo extra-Ue, in grado di portare l’indice globale a flettere di quattro decimali.

In termini annui la riduzione è dell’1,4%, (che tuttavia si ridimensiona allo 0,1% tenendo conto del giorno lavorativo in meno) secondo calo del 2015 dopo lo stop dello scorso gennaio. La crescita in Europa (+1,2%) non è sufficiente per chiudere il gap di vendite aperto in Russia (-20,6%) ma anche in Turchia, Sud America e Africa settentrionale, per motivi diversi che vanno dalle tensioni geo-politiche al rallentamento delle economie.

Su base settoriale male tessile, metalli e macchinari, mentre crescono gomma-plastica, alimentari, elettronica e mobili. La star assoluta è però ancora una volta l’auto, capace nel mese di crescere di 25 punti, di 33 dall’inizio dell’anno.

L’indebolimento del trend ridimensiona il bilancio 2015, con un progresso medio dell’export nazionale pari al 3,5% tra gennaio e ottobre.

Dati più tonici arrivano dalle importazioni, in crescita del 4,2% al netto dell’energia (in caduta continua per l’effetto-prezzi), con un progresso a doppia cifra per i beni di consumo durevole.

Il saldo attivo del mese si riduce leggermente a 4,8 miliardi (5,3 nell’ottobre 2015) anche se il progresso annuo resta consistente: 34,7 miliardi tra gennaio e ottobre.

Si conferma, con i dati di ottobre, il progressivo venir meno della spinta dei mercati internazionali alla crescita italiana.

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