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Namirial fa shopping in Austria

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Industria

Namirial fa shopping in Austria

  • –Andrea Biondi

«Eravamo concorrenti in Italia. Insieme diventiamo il leader europeo, se non proprio mondiale, per le firme grafometriche». Enrico Giacomelli, uno dei fondatori della marchigiana Namirial (30 milioni di euro di giro d’affari complessivo e 260 dipendenti in nove sedi in tutta Italia), software house con sede a Senigallia (An), parla così dell’acquisto delle società It austriache xyzmo e Significant (8 milioni di euro di fatturato e 20 addetti).

Namirial punta così a «sfruttare la rete di partner e rivenditori di xyzmo e Significant per poter accedere al più ampio mercato europeo», spiega Claudio Gabellini, altro fondatore e, come Giacomelli, azionista da Namirial.

Di certo si tratta di uno shopping in un settore - quello dell’It – dove spesso avviene il contrario. In questo caso la società marchigiana aggiunge invece un ulteriore tassello in una strategia di crescita nel mercato mondiale del “digital transaction management”. Quest’ultimo è solo uno dei segmenti coperti da Namirial, che negli anni ha aggiunto alla posta elettronica certificata l’attività di Certification authority (che rilascia le firme digitali) a quella di Conservatore accreditato (autorizzato a mantenere certi archivi). Il Dtm, dal canto suo, è la categoria di quei prodotti e servizi pensati per digitalizzare le transazioni di business ed eliminare la carta. Tutto un mondo che potrebbe ricavare un’ulteriore accelerazione dalla recente introduzione del Regolamento europeo 910/2014 su “electronic identification and trust services (Eidas)”, in vigore dal prossimo 1 luglio, che renderà interoperabili questi servizi in tutta la Ue. «Questo mercato può dare grandissime soddisfazioni», ha spiegato Giacomelli non chiudendo la porta a possibili future quotazioni in Borsa: «Siamo una società ad alta redditività. E attorno a noi ci sono già tante sirene».

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