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Nel Museo nazionale di Taranto anche una “fabbrica creativa”

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Nel Museo nazionale di Taranto anche una “fabbrica creativa”

La digitalizzazione del Museo archeologico nazionale di Taranto, un importante riferimento per la storia della Magna Grecia, e la promozione di mostre a tema: sono i primi progetti messi in cantiere dalla nuova direttrice Eva Degl'Innocenti, nominata insieme ad altri 19 direttori la scorsa estate dal ministero dei Beni culturali. La digitalizzazione del Museo si chiama “MarTa 3.0” ed ha un costo di 2,5 milioni di euro. L'iniziativa è stata candidata ai fondi del Pon “Cultura e sviluppo” insieme ad un'altra: la realizzazione di una caffetteria-serra all'interno del chiostro dell'edificio che ospita il Museo (1,250 milioni di euro). “La mia idea - spiega Degl'Innocenti, toscana, proveniente dalla gestione di una serie di Musei francesi - è portare nel Museo di Taranto un Fab Lab, una vera e propria fabbrica creativa che usa le nuove tecnologie e coinvolge giovani ingegneri e creativi digitali”. Invece l'allestimento di mostre tematiche punta da un lato a valorizzare il MarTa come polo culturale e dall'altro a mostrare al pubblico i reperti che oggi sono nei depositi. “In questo modo - dice il direttore - ampliamo l'offerta del Museo rendendola sempre attrattiva ma senza depauperare l'allestimento di base delle sale. Anzi, queste mostre tematiche vogliamo portarle anche all'estero: penso agli Stati Uniti e all'Estremo Oriente partendo dalla Cina, Paese per il quale il Mibact segnala per il 2016 un forte interesse verso l'Italia in termini di visitatori. È anche un modo per attrarre finanziamenti. Noi offriamo una proposta culturale e chi la condivide, ci garantisce delle risorse”.

Il 2016 sarà per il Museo nazionale di Taranto un anno importante. Sarà infatti aperto al pubblico il secondo piano della struttura dove si sta completando l'allestimento dei reperti che va dal Neolitico al quarto secolo Avanti Cristo. L'inaugurazione è per il momento collocata prima dell'estate ma non si esclude di anticipare i tempi. L'evento avrà un “suggello” speciale: l'esposizione a Taranto, in forma permanente, di una copia della celebre statua della Persefone, nota anche come la “Dea in trono”, custodita all'Altes Museum di Berlino e rinvenuta agli inizi del '900 in uno scavo archeologico nella città pugliese. Entro l'anno, inoltre, Degl'Innocenti conta di chiudere un accordo per la promozione e il marketing del Museo. “Stiamo per convenzionarci con un'importante Università italiana che è un'eccellenza nel campo dell'economia dell'arte” spiega Degl'Innocenti, mantenendo però riserbo sul nome dell'Ateneo. “La convenzione - aggiunge - è in fase avanzata e contiamo di perfezionarla a breve dopo averla approvata nel nostro comitato scientifico e nel nostro cda”. Accanto a questa convenzione, ci sarà anche la promozione di strumenti raccolta fondi come il fund raising e il crowdfunding. Un altro filone, infine, riguarda la ricerca riguarda la ricerca culturale e scientifica. “Su quest'ultimo versante - dice Degl'Innocenti - ci muoveremo verso tutte le Università italiane dando però priorità a quelle pugliesi”.

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