Economia

Qualità della vita, l’Italia resta divisa

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Industria

Qualità della vita, l’Italia resta divisa

«A Bolzano c’è tutto, manca solo il mare». È stato questo, “a caldo”, il commento della “medaglia d’oro” mondiale di tuffi, Tania Cagnotto, verso un’altra medaglia d’oro, ovvero la sua città, Bolzano, che il 1° posto sul podio lo conquista per “qualità della vita 2015”, secondo la consueta indagine pubblicata ieri da Il Sole 24Ore.

Una classifica che conferma, come l’anno scorso, un’Italia tagliata in due, con un Nord in testa e un Meridione ancora in difficoltà.

Bolzano, in particolare, è la provincia in cui si vive meglio, Reggio Calabria quella in cui si sta peggio. Milano si classifica seconda, mentre la capitale, Roma, cede 4 posizioni, scivolando al 16° posto, rispetto a sei aree tematiche (Servizi/Ambiente/Salute, Popolazione, Ordine pubblico, Tempo libero, Tenore di vita, Affari e lavoro) per un totale di 36 indicatori.

«Qualità dei servizi porta a qualità di vita, e qui abbiamo una lunga esperienza di buon autogoverno e di gestione dell’autonomia a vantaggio della popolazione – ha affermato il presidente della Provincia di Bolzano, Arno Kompatscher –. Gli interventi a favore dell’economia hanno portato la disoccupazione sotto il 4%, tornando ai livelli pre-crisi. Senza far mancare il nostro contributo al risanamento del debito pubblico».

«Reggio Calabria ultima non è certo una novità e i dati della classifica sono talmente inconfutabili che ci mettono di fronte a grosse responsabilità governative a vario livello – ha detto il presidente della Provincia di Reggio Calabria, Giuseppe Raffa –. Ma è impossibile riprenderci se le Istituzioni non ci aiutano, e non intendo assistenzialismo, ma risposte certe e rapide, ad esempio, sui tempi lunghi per lo stato di emergenza dopo l’alluvione, che ha colpito per lo più la Locride, o l’iter per la creazione della Zona economica speciale al porto di Gioia Tauro».

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