
La modernizzazione del settore commerciale e le strategie di liberalizzazione del mercato rappresentano nodi ancora non del tutto sciolti della politica economica. Una occasione del rilancio del confronto sulle varie opzioni in tema di liberalizzazioni del mercato è dato dall’incontro in programma a Bologna lunedì pomeriggio (ore 17,30 -Aula Prodi, Alma Mater Studiorum Piazza San Giovanni in Monte, 2 ), organizzato da Fondazione Ivano Berberini, Librerie Coop e Fondazione Unipolis da tema emblematico: Made in Italy, la sfida cooperativa. L’incontro si tiene in occasione della presentazione del libro di Vincenzo Tassinari con Dario Guidi «Noi, le Coop rosse. Tra supermercati e riforme mancate» edito da Rubbettino Editore. All’incontro partecipano Maurizio Martina (ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali), Mauro Lusetti (presidente Legacoop nazionale) e Pierluigi Stefanini (presidente Gruppo Unipol e Fondazione Unipolis). Nel volume Tassinari, che è stato presidente di Coop Italia dal 1988 al 2013 ed oggi guida Tenute del Cerro (società agricola del Gruppo Unipol), ricostruisce tutti i principali passaggi dell’evoluzione del mercato in Italia, sottolineano le occasioni mancate. Poteva essere una portaerei, base per il decollo dell'economia dell'intero paese (come sosteneva per la Francia il presidente transalpino Mitterand) - si legge nella presentazione del volume - . Ma ha finito per essere una Cenerentola, osteggiata e ostacolata nella sua pur importante evoluzione, che ha così potuto contribuire in maniera assai ridotta alla modernizzazione del Paese. L’originalità del volume sta nel fatto che è la storia, sinora mai scritta né raccontata, della distribuzione moderna in Italia, nei decenni dal dopoguerra ad oggi che ha visto crescere nelle nostre città la presenza di supermercati e ipermercati. Un fenomeno economico e sociale imponente attraverso cui si può leggere in filigrana la storia dell'intero paese. Tassinari della distribuzione moderna è stato uno dei grandi protagonisti, avendo ricoperto, tra i diversi incarichi, quello di presidente di Coop Italia, proprio negli anni che hanno portato le cooperative di consumatori a essere leader di mercato ed a crescere sino alle dimensioni attuali, con oltre 8 milioni di soci e un fatturato complessivo introno agli 11 miliardi.
L'Italia è stata (ed è) per Tassinari un Paese incapace di avere una visione del proprio futuro e di costruire riforme capaci di garantire sviluppo. Il volume spazia tra ritardi, vincoli e rigidità che le riforme complessive del commercio in Italia hanno costantemente proposto, ma arriva al tema delle mancate o troppo parziali liberalizzazioni (come quelle legate alla vendita dei farmaci fuori dalle farmacie tradizionali), sui cui anche gli ultimi governi hanno mostrato limiti evidenti a tutto danno dei consumatori. Poi nel libro di Tassinari c'è un'appassionata riflessione sulla cooperazione e su Coop, perché Tassinari si definisce prima di tutto un cooperatore.
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