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Digital Magics sbarca a Palermo e prepara l’arrivo a Bari

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Digital Magics sbarca a Palermo e prepara l’arrivo a Bari

Digital Magics, business incubator quotato sul mercato Aim Italia di Borsa Italiana, sbarca a Palermo in collaborazione con la siciliana Factory Accademia. Un progetto presentato oggi, nel corso dell’inaugurazione della sede, da Alessandro Arnetta, partner di Digital Magics Palermo e ceo di Factory Accademia, Alberto Fioravanti, fondatore e presidente esecutivo di Digital Magics, Marco Gay, vicepresidente di Digital Magics e Gabriele Ronchini, fondatore e amministratore delegato per lo sviluppo del portafoglio di Digital Magics. E si tratta della prima tappa di un percorso di crescita della società nel Mezzogiorno: la prossima apertura pianificata è quella di Bari.

La sede di Palermo
Una scelta strategica precisa, quella di Digital Magics, anche alla luce del tasso di diffusione delle startup in Sicilia. Secondo dati diffusi nel corso dell'inaugurazione della sede palermitana, le startup siciliane iscritte al registro nazionale sono 246 le startup siciliane (il 4,8% del totale nazionale): il primato nell'isola spetta a Catania con 84 startup innovative (34% del totale regionale) seguita da Palermo che ne ha 71 (29%). «Sono già molte – ha aggiunto Alessandro Arnetta, partner di Digital Magics Palermo e ceo di Factory Accademia – le startup innovative presenti nel palermitano e siamo certi che, con il nostro contributo, potranno aumentare ulteriormente per raggiungere i livelli di altre città della nostra stessa isola. Il nostro impegno costante sarà rivolto a valorizzare le cose buone di questa terra e a risvegliare lo spirito imprenditoriale dei giovani siciliani e di tutto il meridione». La nuova sede di Digital Magics a Palermo è un open space di 500 metri quadrati, ricavato in quelli che furono i locali della storica tipografia del Giornale di Sicilia, aperto tutto il giorno e dotato di 12 box separati, scrivanie e sale riunioni e un'area relax. Qui vi si trova anche uno spazio di co-working in partnership con Talent Garden, il più grande network europeo di co-working focalizzato sul settore digitale (partecipato al 30% da Digital Magics), con cui è stato sottoscritto un accordo strategico: in pratica un punto di aggregazione fisico per gli imprenditori digitali e i creativi, collegato in tempo reale con gli altri 13 TAG italiani e quelli di Barcellona, Tirana e Kaunas.
«Siamo soddisfatti – dice Alberto Fioravanti, fondatore e presidente esecutivo di Digital Magics – di essere arrivati in questa bella città per aiutare la crescita delle imprese innovative e l'economia di questo territorio. Un incubatore accelera lo sviluppo di giovani imprese fornendo sostegno, servizi e mettendo a disposizione la sua rete di contatti. Il supporto di un ‘business incubator' consente alle startup di crescere fino a diventare delle vere e proprie aziende. Digital Magics Palermo vuole anche sviluppare l'ecosistema dell'innovazione siciliana, creando network locali di investitori e organizzando eventi, iniziative e incontri di business».

Il Gasperini Italian Open Innovation Network
Complementare a quest’attività sarà il Gioin che Digital Magics ha appena lanciato. Il Gioin, acronimo che sta per Gasperini Italian Open Innovation Network, in ricordo di Enrico Gasperini anima della società scomparso prematuramente qualche mese fa, nato per aggregare intorno al nuovo paradigma dell'Open Innovation le aziende italiane e le startup, con l'obiettivo di offrire concrete opportunità di crescita in termini di business e di sviluppo delle competenze tecnologiche: Si tratta del primo network esclusivo per imprenditori, manager di aziende e professionisti, pensato per aggregare aziende italiane e startup intorno al nuovo paradigma dell'Open Innovation: «Il Gioin cui dedicheremo a marzo un evento a se stante – spiega Marco Gay, vicepresidente di Digital Magics e presidente nazionale del Gruppo Giovani di Confindustria - è un progetto che punta a creare innovazione fattiva: il network dell'open innovation è il luogo dove deve prendere posto l'innovazione nel nostro Paese. Il progetto non può che essere questo: puntare sull'innovazione come fatto reale perché creando startup si crea il valore aggiunto di cui il Made in Italy ha bisogno. E Palermo, direi la Sicilia, con una classe imprenditoriale che ha già dimostrato di saper fare, sono un pezzo importante di questo network».

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