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Taranto, per la bonifica del Mar Piccolo, la Marina aiuta il commissario

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industria e ambiente

Taranto, per la bonifica del Mar Piccolo, la Marina aiuta il commissario

Anche la Marina Militare partecipa al disinquinamento di Taranto. La forza armata ha infatti completato una nuova caratterizzazione del Mar Piccolo, una delle aree, insieme al rione Tamburi di Taranto e al Comune di Statte, ritenute prioritarie dal commissario straordinario delegato Vera Corbelli. La caratterizzazione è stata fatta in accordo col commissario ed ha riguardato, con l'impiego del Gruppo operativo subacqueo e del Comando subacquei e incursori, sia i fondali che i tratti di mare a 30-40 metri della costa.

Sessantatre giornate lavorative da agosto scorso, oltre 334 ore di immersione, impegnate squadre da 6 a 11 operatori, 550 materiali recuperati sui fondali tra materiale ferroso, materiale da pesca, reti, bidoni, e altri 300 rinvenuti a 30-40 metri di distanza dalla
costa: ecco il bilancio dell'attività di mappatura. La caratterizzazione, precisa la Marina, ha riguardato l'area «tecnicamente chiamata “170 ettari” del Mar Piccolo di Taranto di competenza della Marina Militare». «La forza armata - si prosegue - ha messo a disposizione la sua esperienza, i suoi mezzi e il suo personale per dare un contributo tangibile agli interventi urgenti da porre in essere per la bonifica del Mar Piccolo di Taranto».
Per i rilievi, sono stati impiegati un side scan sonar, che permette di avere una rappresentazione tridimensionale del fondale marino, un magnetometro, per la misura del campo magnetico prodotto dai materiali ferrosi sul fondo e un sub bottom profiler, impiegato per visualizzare le strutture dei sedimenti sul fondo del mare. Tutti i materiali rinvenuti, spiega la Marina, «sono stati ispezionati, identificati visivamente, codificati (targhettati), geolocalizzati e videoripresi ed ha consentito all'Istituto idrografico della Marina di creare un completo database. La conclusione di quest'importante operazione - afferma la Marina - permette di fare un passo avanti verso le successive operazioni di rimozione dal fondo dei rifiuti antropici.
Ora - conclude la Marina - un team costituito dai collaboratori del commissario straordinario, da biologi di enti di ricerca e Università designati dal commissario, con il supporto degli operatori del Gos, valuteranno l'opportunità di rimuovere gli oggetti rinvenuti».
La bonifica di Taranto dagli effetti dell'inquinamento industriale è finanziata dalla legge 171 dell'ottobre 2012, è stata riconfermata in successivi provvedimenti del Governo e ora anche inserita nel Contratto istituzionale di programma firmato nelle scorse settimane a Palazzo Chigi per il risanamento e la riqualificazione dell'area.

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