Economia

La «nicchia» del bergamotto conquista i mercati esteri

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La «nicchia» del bergamotto conquista i mercati esteri

La Calabria ha il monopolio naturale del bergamotto, l’agrume più pregiato del mondo. Un patrimonio botanico i cui frutti si avviano alla certificazione Dop, come già l’olio essenziale, utilizzato dall’industria mondiale della profumeria.
Da circa un mese, il frutto ha esordito sui banchi dei mercati generali del centro nord (commercializzato da Citrus) e nei reparti dei supermercati Conad e Coop: 350 quintali a settimana vengono distribuiti in Lombardia, Triveneto, Toscana, Umbria, Puglia, Abruzzo. Trenta quintali, invece, sono destinati a Spagna, Inghilterra, Svizzera, Belgio.
L’alta cucina lo mette in pentola. E per la salute è una miniera: dopo le ricerche del dell’Università della Calabria, gli atenei di Parma, Messina, Roma Tor Vergata e Magna Grecia hanno stabilito che il bergamotto è la medicina del cuore, capace di combattere il colesterolo cattivo.

Il bergamotto, dunque, conferma la sua natura resiliente: nonostante la crisi, il progressivo abbandono delle aree agricole e il sottosviluppo economico della zona reggina, sono cresciuti i produttori (+11%) e i loro redditi (+40%).
Lo certifica uno studio condotto dall’Università della Magna Grecia e dall’ International fragrance association, in collaborazione con la Camera di commercio di Reggio Calabria, del Consorzio del bergamotto e dell’azienda Capua (che opera nel settore degli oli essenziali agrumari dall’Ottocento, con un’azienda che esporta in tutto il mondo, coprendo l’intera filiera): hanno partecipato 326 produttori. L’83% per cento si è dichiarato pronto a espandere la propria attività. Le imprese si concentrano soprattutto nei territori di Reggio Calabria (19,3%), Condofuri (19,7%), Brancaleone (7,7%), Melito Porto Salvo (8,5%), Bova marina (5,8%). In totale 1200 gli ettari coltivati.

Cinque milioni il fatturato complessivo, per più di 150mila quintali di frutti raccolti, equivalenti a 80 mila chili di essenza prodotta. Il prezzo, fissato ogni anno dal consorzio, è stato per il 2015 di 50 euro a quintale. Il 90% della produzione è destinata all'export. «Nella provincia di Reggio Calabria vivono di bergamotto più di 7mila persone – spiega Ezio Pizzi, presidente del Consorzio di tutela e di Unionberg che riunisce i produttori – il debutto del frutto sulla tavola degli italiani potrebbe cambiare le sorti dell'area più povera d’Europa: già solo se i consumatori ne acquistassero 1 all’anno raddoppierebbe la produzione. E, dunque, l’occupazione».

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